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Callejon: «Eviterei il Nizza in Champions, ci teniamo il ruolo di anti-Juve»

L’intervista di José Maria Callejon al Corriere dello Sport: «Mertens non ha finito di stupire, Insigne è il calciatore italiano più forte».

Callejon: «Eviterei il Nizza in Champions, ci teniamo il ruolo di anti-Juve»
L'esultanza di Callejon dopo il gol all'Atletico Madrid

L’intervista al Corriere dello Sport

José Maria Callejon, ora tocca a lui. L’esterno spagnolo parla al Corriere dello Sport e comincia l’intervista gettando benzina, non acqua, sul fuoco della sfida alla Juventus. «Come Napoli ci prendiamo e ci teniamo il ruolo di anti-Juventus, senza preoccuparci. Pensiamo di essere una grande squadra, in grado di fare cose grosse. Ricominciamo dai 48 punti del girone di ritorno, siamo molto vicini alla vetta, sentiamo i bianconeri  a un passo. Poi sappiamo che per vincere servono tanti piccoli particolari, che le difficoltà non mancheranno».

Cinque anni di esperienza a Napoli: «La città mi ha cambiato: qui sono nate le mie due bambine, penso l’aspetto più emozionante sotto il profilo umano. Come calciatore, comincio a farmi vecchietto, qualche capello bianco però sempre tanta
fame, quella che abbiamo tutti noi. Sono arrivato che giocavo poco nel Real Madrid e qui ho trovato tanto spazio. Abbiamo vinto pure qualcosa, ma non ci basta».

Il calcio, anche oltre il Napoli

Il giudizio personale di Callejon sul caso Neymar: «Con rispetto di Neymar, del suo valore, a me sembra un calcio pazzo. Perché penso che queste cifre rischiano di distorcere l’immagine del nostro mondo. E poi, per me, Cristiano Ronaldo è oltre. Ha fisico, piedi, stacco e poi ha una testa rivolta in maniera rigorosa verso la cura di qualsiasi dettaglio. E’ completo».

Il Real Madrid: «Penso alla mia giovinezza, quella è stata casa mia. Ma anche alle due partite di Champions: mi piacerebbe rigiocarne almeno una, scegliete voi quale – quella d’andata, quella del ritorno – perché è rimasto qualcosa di incompiuto. Poi magari le perdi di nuovo, ci sta, ma la fortuna, in alcuni istanti decisivi, non c’è stata di aiuto. Magari va a finire che ci ricapitano ancora e sarà sempre bello».

La stagione del Napoli

Si comincia col preliminare, poi il campionato: «Eviterei il Nizza, sappiamo che sarà un momento chiave. Abbiamo bisogno della Champions. Poi dovremo sfidare grandi squadre in Serie A: il Milan ha fatto acquisti eclatanti e va inserita tra le protagoniste del prossimo campionato. La Roma aveva già i requisiti per esserlo, proprio come l’Inter. Poi c’è la Juve, che vince da sei anni e quindi va considerata come la favorita. Ma ha perso Bonucci, che a me piace tanto e che nel suo ruolo, va detto, è fortissimo, tra i migliori in circolazione. Noi siamo rimasti gli stessi, e mi sembra un bel vantaggio. Ci conosciamo, sappiamo quello che vuole il mister, quello che siamo in grado di dare e dove possiamo ulteriormente perfezionarci. I sincronismi delle ultime due stagioni con Sarri ormai li mandiamo a memoria e qualcosa di diverso introdurremo».

Insigne e Mertens: «Dries non ha finito di stupire. Gli auguro di vincere la classifica dei cannonieri, l’avrebbe meritato già due mesi fa. Ma esploderà ancora, perché ha margini di miglioramento strepitosi. Lorenzo mi ha stupito, perché è diventato il calciatore italiano più bravo. Ha avuto una evoluzione impressionate e sospetto che sia in grado di migliorarsi ancora. Per me Insigne è enorme».

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