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Un Napoli a due facce, che domina ma poi regredisce nella sua versione peggiore

Un primo tempo di dominio, una ripresa in calando, dal punto di vista fisico e della concentrazione. Il Napoli deve imparare a restare connesso per 90′.

Un Napoli a due facce, che domina ma poi regredisce nella sua versione peggiore

Inizio sprint

Bournemouth-Napoli doveva essere questo, nella mente di Sarri. Ritmi alti, partita vera, contro una squadra che va in campo per giocare a calcio. È andata così fin dal primo minuto, e infatti abbiamo assistito a un primo tempo decisamente gradevole, in assoluto e per quanto fatto vedere dal Napoli. Che, praticamente da subito, ha messo in campo il suo possesso articolato e la sua alternanza classica e improvvisa tra gioco orizzontale e verticalizzazioni alle spalle della difesa.

Il Bournemouth ha risposto come ha potuto, l’atteggiamento dei The Cherries è stato aggressivo fin a una buona metà del primo tempo, ma gli automatismi del Napoli hanno consigliato ai rossoneri di rimanere compatti, più legati a una difesa di concetto posizionale. Dal punto di vista delle occasioni, Napoli padrone: Callejon, il gol in comproprietà Mertens-Insigne, poi altre chance nitide per il belga, per Insigne da fuori. Insomma, non ci si poteva aspettare di meglio: partita vera e Napoli vero, la miglior edizione della squadra di Sarri in questa preseason per equilibrio e gestione tecnica ed emotiva del match.

Ripresa senza costrutto

Il Napoli ha perso sicurezza e consapevolezza nella ripresa, più per demeriti propri che per forza o cambio di atteggiamento della squadra di Howe. Che, dopo aver rischiato di finire sotto di due con un tiro smozzicato da Mertens, trova un pareggio fortunoso con Afobe, che colpisce di testa un pallone deviato da Hysaj su cross di Gradel. Da qui in poi il Napoli si perde, non riesce più a rimanere compatto e a tenere insieme i reparti. In questa situazione, anche una squadra con qualità decisamente inferiore come il Bournemouth diventa decisamente pericolosa. Non ci sono grandi occasioni, in realtà, la rete del 2-1 arriva per quello che a prima vista sembra un errore dell’arbitro: fallo su Zielinski al limite dell’area – in fase di costruzione bassa -, palla che finisce a Francis; Rafael esce sui piedi del calciatore rossonero, che lo salta e deposita in rete.

Lo svantaggio è meritato per quanto visto nella ripresa, per il gioco senza costrutto mostrato dalla squadra di Sarri. Che, a questo approccio negativo, ha aggiunto anche evidenti cali di concentrazione. Nel complesso della partita, però, il pareggio di Zielinski – anche questo rocambolesco – è quantomeno meritato. Bella conclusione del polacco, un colpo di biliardo in diagonale.

Commento

Per Sarri, le indicazioni in vista di Napoli-Nizza sono incoraggianti – condizione fisica in crescita, sicurezza e consapevolezza nei momenti buoni della partita. Il Napoli visto nella ripresa, pur con tutte le giustificazioni del caso (calcio d’agosto, tenuta fisica sul lunga ancora deficitaria), è però una squadra vicina alla sua peggior versione possibile. Tutto cambierà contro il Nizza, innanzitutto perché muterà la psicologia del match, ma il lavoro di Sarri deve essere focalizzato a mantenere lungo tutta una partita un rendimento mentale accettabile. Anche per questo, forse, il tecnico azzurro ha deciso di fare molti cambi ma utilizzare tempistiche “normali”, da partita ufficiale – sbracatura finale a parte. Da qui passa un Ferragosto tranquillo. Perché il Napoli concentrato, quello a ritmo pieno, ha dominato questa partita (e non solo questa) col piglio della grande squadra. E può battere anche agevolmente il Nizza (e non solo il Nizza).

Tra i calciatori, Insigne non brillantissimo e Rog con impatto decisamente molle sul gioco. Mertens bravissimo nei movimenti ma non preciso nelle conclusioni; Allan si è esaltato in alcuni momenti, merito forse anche del contesto battagliero. Gli unici a non giocare sono stati Sepe (Rafael non era stato schierato a Monaco) e Christian Maggio, oltre al convalescente Ounas. Che Sarri abbia lanciato un messaggio di mercato al club? Noi ci speriamo.

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