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Ounas: «Sono a Napoli per trovare continuità, qui per un attaccante è il massimo»

L’intervista di Adam Ounas al Corriere dello Sport: «Sarri mi chiede di curare molto la fase difensiva, ma in attacco mi lascia libero di esprimermi».

Ounas: «Sono a Napoli per trovare continuità, qui per un attaccante è il massimo»

L’intervista al Corriere dello Sport

Il Napoli fa parlare Adam Ounas. Il giovane esterno franco-algerino – che non è stato ancora presentato alla stampa – ha rilasciato un’intervista al Corriere dello Sport. È la prima da quando è arrivato in Italia, e si percepisce dall’entusiasmo delle parole, anche se sono semplicemente scritte su carta di giornale: «È fantastico essere qui. Per me già essere arrivato a Napoli è stato una crescita enorme. Sono felice».

La percezione del Napoli da parte di un calciatore estero: «Quando è arrivata la chiamata del Napoli, a metà maggio, non ho pensato un attimo: volevo fortemente questa squadra. È anche una questione di qualità del gioco. Per un attaccante è il massimo essere qui: abbiamo sempre la palla, si gioca a calcio, si segna tantissimo. Uno spettacolo. La prima partita del Napoli che ho visto è stata Napoli-Frosinone 4-0, quella del record di Higuain. Il San Paolo era fantastico, una grande atmosfera. a. Ad avermi rapito, però, è stata Napoli-Real Madrid: per cinquanta, sessanta minuti sono rimasto a bocca aperta».

Ounas

Adam Ounas, ovviamente, parla anche di Adam Ounas. Delle sue caratteristiche, delle sue aspettative: «Sono approdato in un nuovo campionato e devo imparare tante cose. Migliorare sotto ogni aspetto. Sono a Napoli anche per trovare una certa continuità. Altri club che hanno contattato il mio agente? Sì, ma non voglio fare nomi. Il mio gioco? Per il momento sono interamente concentrato a imparare al volo i movimenti e i meccanismi: mi sto calando in una realtà tecnico-tattica completamente diversa. Esaltante direi. Sarri mi chiede curare molto la fase difensiva. Più di quanto abbia mai fatto prima. Non è una cosa che mi pesa, anche perché in fase offensiva lascia liberi di esprimersi al cento per cento. Di dare sfogo al talento e alle giocate. Praticamente
il meglio».

 

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