La nomina dell’ex ad del Milan spiega la volontà di Mediaset di presentare un’offerta per l’asta dei diritti televisivi della Serie A (triennio 2018-2021).
La nuova avventura dopo il Milan
Adriano Galliani torna al suo primo amore, la televisione. Dopo la trentennale avventura come dirigente sportivo al Milan, è stato nominato nuovo presidente di Mediaset Premium. Nella nota diffusa dall’azienda milanese per ufficializzare la nomina, si legge: «Alla vigilia dei nuovi bandi d’asta d’autunno per i diritti tv della Serie A 2018-‐2021, la presenza ai vertici Premium di una figura di grande esperienza nel mondo dello sport e dei diritti tv assicura alla società autorevolezza di standard assoluto. Galliani si affianca all’Amministratore Delegato Marco Leonardi, nominato lo scorso marzo, e completa il nuovo assetto di vertice di Mediaset Premium. Un gruppo destinato a guidare la società nelle prossime stagioni e ad avviare il processo di digital transformation».
SportMediaset riporta anche le parole del CEO Pier Silvio Berlusconi: «Sono contento che Adriano abbia accettato la nostra proposta di unirsi a Premium. Un rafforzamento importante in vista della prossime scadenze legate ai diritti tv dellla Serie A». Ecco, appunto: ora la partita si sposta sull’asta per i diritti tv. Che, sostanzialmente, è andata deserta per la mancata offerta di Mediaset Premium per il digitale terrestre.
Secondo l’azienda milanese, la mancata proposta derivò da una cattiva composizione dei pacchetti, che ora verranno riscritti in modo da aumentare l’appetibilità. La nomina di Galliani rientra perfettamente in un’ottica di riavvicinamento al calcio. Evidentemente, Mediaset ha tutta l’intenzione di partecipare alla prossima asta con un’offerta forte. I rapporti consolidati dell’ex ad del Milan con i club di Serie A e con l’advisor Infront spiegano la “vera natura” della nomina di Galliani al vertice di Premium.