Storie e consigli gastronomici per chi seguirà il Napoli nel capoluogo lombardo, tra aperitivi, all you can eat e trattorie tipiche.
Fra Mario Soldati e Gianni Brera si svolgeva una gara a chi sceglieva le pietanze e il vino migliore. Notti intere trascorse nei ristoranti di Milano, ha ricordato qualche anno fa lo scrittore Ferruccio Parazzoli. Uno dei posti preferiti di Brera (a proposito del grande giornalista, consiglio di rileggere “Gianni Brera racconta così il primo scudetto del Napoli” da un Napolista del 2012) era Il Riccione, racconta Giorgio dell’Arti sulle sua pagine cinquantamila.it: «Lo storico locale di via Taramelli. Lì si dà appuntamento con gli amici di una vita (Mario e Jucci Soldati, i Morandini, Ottavio e Rosita Missoni). Il clima di quelle riunioni, tra discussioni, giochi, scommesse, stava tra il banchetto luculliano, il simposio accademico, il torneo cavalleresco e la serata di libera uscita».
Con Mario Soldati, in particolare, giocava lunghe partite di scopone scientifico, sfidando la conoscenza che lo scrittore torinese aveva del Codice Chitarrella e in modo specifico delle 44 regole della jonta.
Milano che cambia
Quanto è cambiata la città, da allora. Chissà come avrebbe raccontato oggi il Maestro Brera un derby non più della Madonnina bensì della Muraglia. Ma, probabilmente, la cosa che più l’avrebbe mandato in bestia è l’invasione della zona di San Siro da parte dei kebabbari e dei all you can eat cinesi. Dunque, un consiglio ai tifosi azzurri partiti da Napoli: mangiate prima di arrivare in zona stadio. A meno di non volersi accontentare di una birretta e di un panino con salamella, cipolle e peperoni in qualche baracchino, con l’accortezza di evitare però quelli all’interno dello stadio e nel piazzale dove il misero panino e la birretta vengono a costare una quindicina di euro.
Se avete tempo dirigetevi ai Navigli, dove c’è una vasta scelta e potete orientarvi secondo il gusto, le specialità, cucine regionali e anche secondo i prezzi. Se invece volete mangiare qualcosa in prossimità dello stadio, potete consultare uno qualsiasi dei siti che recensiscono ristoranti, tenendo sempre presente, però, che la soggettività del gusto e le simpatie e le antipatie, possono giocare brutti scherzi.
Consigli in zona San Siro
In quella zona abbiamo individuato 3 trattorie: la Antica Trattoria Lampugnano, in via Trenno 22, poco più di cinque minuti (in auto) dallo stadio. Una 30ina di euro il menù fisso; Trattoria alla Casareccia, via Vodice 15, poco distante da Viale Monterosa, tipico ambiente anni ’50. Infine, per chi volesse spendere un po’ di più, c’è La Pesa Trattoria 1902, in via Giovanni Fantoni 26, dalla quale lo stadio si raggiunge in 7-10 minuti di auto (non quando c’è la partita…) e 20 minuti con la metropolitana. Qui le specialità sono, manco a dirlo, Risotto allo Zafferano e Cotoletta alla Milanese.
Vi ricordo che a Milano l’aperitivo (valida alternativa al pranzo o alla cena) è accompagnato da abbondanti stuzzichini. Ai Navigli ma anche in tutta la città, non avete che l’imbarazzo della scelta, spendendo dai 10 ai 15 euro in tutto.
Infine una curiosità. La zona dove sorge lo stadio si chiama San Siro in quanto lì venne edificata intorno alla metà del XV secolo (data indicata dall’ente che cura i Beni Culturali della Lombardia) la chiesa di San Siro alla Vepra. La piccola struttura dalle modeste forme rinascimentali si trova in via Masaccio, 20.
Quella del calcio è l’unica forma di amore eterno che esiste al mondo. Chi è tifoso di una squadra lo resterà per tutta la vita. Potrà cambiare moglie, amante e partito politico, ma mai la squadra del cuore
Luciano De Crescenzo, I pensieri di Bellavista.