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Roma-Napoli 1-2, pagelle / Sovrannaturale Reina. È tornata la vita sul pianeta difesa

Hamsik architetta i due gol di Mertens. Diawara ha un fisico pazzesco. Rog strepitoso. Il portiere della Roma ha un nome da codice fiscale.

Roma-Napoli 1-2, pagelle / Sovrannaturale Reina. È tornata la vita sul pianeta difesa

Le pagelle di Roma-Napoli 1-2, a cura di Fabrizio d’Esposito e Ilaria Puglia

REINA – Nell’inferno gladiatorio degli ultimi dieci minuti, quindici contando il recupero, è un bradipo celeste, sovrannaturale, che impedisce con ogni mezzo il pareggio romanista. Il tiro di Perotti è deviato, lui smanaccia sulla traversa, la palla cade e di piede la spinge in angolo. Roba da infarto. In precedenza il palo di Salah, originato da un suo rinvio sbagliato. San Pepe Reina, quando Banti fischia, è il leader che esulta e abbraccia tutti i compagni – 7,5

Mai visto così concentrato. Al 10’ del primo tempo lo imploro urlando nella quiete del salotto di tornare tra quei maledettissimi pali. E invece lui guadagna persino una rimessa laterale. Poi, quando alla fine del secondo tempo abbiamo iniziato ad andare un po’ in confusione sotto i colpi dei romani, è lui che tiene la barra dritta. Fino alla fine, quando il guantone ci regala quel palmo, quella mano di Dios, quelle bellissime cinque dita che ci hanno donano IL tocco. Via Salah: lo scontro diretto è roba nostra. Il miracolo lo ha compiuto lui – 9

Contro El Shaarawy vince Hysaj

HYSAJ – Il Napoli torna a palleggiare e a far girare la testa agli avversari e a Hysaj arrivano parecchi palloni, tra tante luci e le solite ombre. Però stavolta non soffre nella fase difensiva, almeno fino a quando rimane in campo El Shaarawy – 6,5

Concordo sulla maggiore agevolezza in fase difensiva. A volte, anzi, mi è sembrato anche proporsi in avanti – 6

È tornata la vita sul pianeta difesa

ALBIOL – Qualche giochino pericoloso in uscita non manca, ma per i dioscuri centrali del reparto di dietro questo è un sabato pomeriggio da ricordare e da cantare. È tornata la vita sul pianeta difesa. Impressionante lo score di palle rimbalzate con successo tra lui e il collega senegalese – 7

Sul biscottone Ringo della retroguardia partenopea, oggi non si può dire veramente nulla – 7

Finalmente Koulibaly

KOULIBALY – Un solo avverbio: finalmente. Stavolta prende tutto ed è insuperabile sempre. Una sola volta, in 95 minuti, va in difficoltà su Dzeko ma è un peccato superfluo, irrilevante – 7

Possente. È l’unico aggettivo possibile. Quel piccolo difettuccio che citi è il neo che rende più bella la sua pelle – 7,5

GHOULAM – Rudiger, lasciato solo da Perotti, è la sua vittima predestinata. Al solito, il Napoli vince soprattutto a sinistra, anche grazie a Ghoulam – 6,5

Una sinistra finalmente fruttuosa: la sua – 6,5

Dov’era nascosto Rog?

ROG – Dov’era tenuto nascosto? Davvero non era pronto? Sarri torna a giocare sotto lo sguardo vigile e censorio del Presidente e mette di nuovo in campo, dall’inizio, il giovin croato, dopo la semifinale di Coppa Italia. Di fronte, Rog, ha anche il mostro Nainggolan, ma il mostro sembra proprio lui, per irruenza, interdizione e costruzione. Si sdoppia e va pure su De Rossi. All’84’ arriva dinnanzi a Szczesny ma il pipelet polacco gli nega il gol. Superlativo. Il migliore con Mertens – 8

Un dipinto a mille colori. Di quelli che in una mostra composta di 500 pezzi cattura il tuo sguardo e lo fa innamorare. Veloce e reattivo. Appena può svicola e corre a far ripartire l’azione. Strepitoso con la sua voglia di giocare e la sua cattiveria agonistica dipinta su una faccia d’angelo – 8,5 

Partita pulita a centrocampo

JORGINHO – Il Napoli vince a centrocampo, nonostante i gioielli ostentati dalla Roma, che proprio lì in mezzo ha la sua forza migliore, e lui conferma la sua vocazione euclidea a fare il vigile, senza sbavature e senza fare clamorosi regali, stavolta – 6,5

Una partita pulitissima anche la sua. Netto e preciso in campo anche senza far troppo emozionare – 6

DIAWARA dal 66’ – Ancora una prova di fuoco per quest’altro giovanissimo talento di Casa Napoli. Tocca a lui sbrigliare la matassa nel flipper pazzesco dell’assedio romanista – 6,5

Fabrizio, notavo, con occhio femminile, che ha un fisico pazzesco! – 6  

L’architetto dei gol azzurri

HAMSIK – Porta a spasso uno come Strootman e abbiamo detto tutto, alla maniera di Peppino con Totò. È il capitano, l’architetto dei due gol di Ciro Mertens. Al 26’ stende il primo tappeto rosso per il belga-partenopeo, imbucandolo solo soletto davanti a Szczesny. Nella ripresa, apre a Insigne sulla sinistra che poi taglia per Mertens. Zero a due – 7,5

È suo il merito di aver mandato in gol il nanetto impepato azzurro. Basta questo – 7  

MILIK dal 74’ – Senza voto

Poteva fare di più. Mi è sembrato un po’ in bambola – sv

Il sacrificio di Callejon

CALLEJON – Per lui il sacrificio è pane quotidiano, ma oggi rasenta un felice martirio, senza spargimento di sangue. A cadere sono gli avversari, non lui – 6,5

Nel Colosseo romanista lui è il gladiatore filiforme che mette al riparo i compagni indossando pelle di giaguaro scotennato correndo – 6,5  

Mertens anguilla imprendibile

MERTENS – Provoca dolore e panico da subito. È una sorta di anguilla imprendibile che si fa beffe di Rudiger e Fazio. Servito da Hamsik, si allunga persino un po’ il pallone ma lo stesso non perdona il portiere polacco. Nel primo tempo ne segna pure un altro epperò Banti annulla perché si scalcia con Fazio. Nel secondo corona gioiosamente l’ennesimo dialogo tra Hamsik e Insigne. Un solo cruccio: le sue due reti consegnano di fatto lo scudetto alla Juve, quando mancano undici giornate alla fine – 8

Davanti alla porta dà un tocchetto alla palla per alzarla e infilza il portiere dal cognome simile a un codice fiscale. Poi fa pipì sulla bandierina a marcare il terreno. L’inserimento su quella palla regalatagli da Mertens è stato perfetto – 8,5

ZIELINSKI dal 74’ – Entra e ritrova i giovani colleghi di talento, Diawara e Rog. Partecipa con ardore alla resistenza finale – 6,5

Moscissimo, per me. Sicuramente non all’altezza degli altri due – s.v.  

L’intesa di Insigne con Hamsik

INSIGNE – Una croce continua su quella fascia sinistra, che non lascia mai scampo e fiato. L’intesa con Hamsik, in partite come questa, sfiora la perfezione – 7,5

Una partita bellissima. Quella palla servita a Mertens per il secondo gol è stata la ciliegina sulla torta – 7,5  

La squadra non molla il suo condottiero

SARRI – Riemerge dalle torbide nebbie del trittico perdente (Real, Atalanta e Juve) con un’altra vittoria in trasferta, il vero tesoretto azzurro di quest’anno, al contrario del San Paolo. La squadra c’è e non ha mollato il proprio condottiero, al cospetto del presidente. Si guadagnano fiducia e speranza in vista del ritorno con il Real – 7,5

La squadra finalmente è tornata a lottare. Certo, il golletto comunque glielo abbiamo regalato, ma nel complesso vedere che respiriamo, corriamo, urliamo, ce la giochiamo fino in fondo e, soprattutto, vogliamo vincere, Fabrizio, mi rinvigorisce il cuore dopo aver rischiato di perderlo nei minuti finali. Un solo dubbio mi è rimasto: ma perché è stato espulso? – 7

ARBITRO BANTI – Due gol annullati, cartellini gialli e uno rosso per Sarri. Conduzione maschia ma senza danni, nonostante i tanti episodi – 6

Di questi tempi, con le polemiche degli ultimi giorni, ringraziamo il cielo! – 6

 

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