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L’Atalanta ha scalzato il Chievo nella classifica delle bestie nere

Ora è importante non perdere la bussola e dimostrare di avere la forza di reagire. Forse questa sconfitta è giunta al momento giusto.

L’Atalanta ha scalzato il Chievo nella classifica delle bestie nere

Il mio Napoli – Atalanta 0-2

– Torniamo all’azzurro.
– È come se si fosse posticipato di una settimana il tipico calo dovuto alla fatiche europee.
– Di solito, quelle belle partite anemiche in cui si avverte già al quinto minuto una squadra svuotata nella testa e molle nelle gambe si verificano nei pressi delle gare di Champions.
– Nell’arco di una stagione, ci si imbatte sistematicamente in match giocati male, sfortunati o quelli che si definiscono “una giornata storta”, ma ce ne saranno sempre un paio che potrebbero anche durare 3 giorni e si ha la netta sensazione che il pallone in rete non ci finirà nemmeno se si è 15 in campo.
– A mio avviso, quest’anno, è capitato 2 volte. Le due peggiori in assoluto: a Bergamo all’andata e ieri al San Paolo.
– 6 punti all’Atalanta sembra il titolo di un film horror.

L’Atalanta è sembrata il Napoli

– Col Chievo, la settimana scorsa, nel finale la squadra aveva già denotato segnali di questo tipo, ieri invece non è riuscita a somigliare mai al Napoli spumeggiante che ci ha fatto brillare gli occhi per settimane. Non ha mai avuto il controllo e in alcune fasi, l’Atalanta è sembrata il Napoli, mentre il Napoli è sembrato la vittima di turno del Napoli.
– Nonostante ciò, le opportunità per segnare non sono mancate: Insigne ha scheggiato la traversa, Martens su punizione ha impegnato severamente Berisha e lo stesso belga, dopo un bellissimo movimento in area, si è trovato a pochi metri dalla porta, senza purtroppo riuscire a violarla. Azioni che però sono apparse più nate dal caso o dalla disperazione dei minuti finali, come il colpo di testa di Calle che ha sfidato le leggi della fisica pur di non centrare la rete, e mai dal tambureggiante fraseggio e dalla classica ragnatela a centrocampo che ha reso il Napoli una squadra spettacolare.
– L’Atalanta ha dato l’impressione di aver studiato attentamente tutti i dettagli che avrebbero potuto regalarle dei vantaggi e li ha messi in pratica, il Napoli ha dato invece l’idea che avrebbe voluto svolgere il solito tema, e farselo bastare, senza però essere in grado di attuarlo stavolta.

I bergamaschi hanno corso il doppio degli azzurri

– I bergamaschi hanno corso il doppio degli azzurri ed alcuni elementi sono stati nettamente superiori. Come Spinazzola sulla sinistra che, a prescindere dal fantastico assist per il secondo gol, al cospetto di Hysaj è riuscito a diventare Lizarazu; come Caldara che, a prescindere dalla doppietta che mai penso possa capitargli di nuovo in carriera, è stato impeccabile nel pacchetto difensivo; come Kessie, uomo diga davanti alla difesa e, contemporaneamente, propositivo nelle azioni d’attacco. O come Petagna, lento e macchinoso, ma che in mezzo ai nostri centrali si è travestito da Davor Suker, prezioso soprattutto nel far salire la squadra nei momenti di difficoltà.
– Per gli azzurri invece ho problemi a trovare un solo uomo sopra la sufficienza.
– Si è capito che le cose non sarebbero mai andate nel verso giusto anche quando su due schemi da corner, uno ha portato la palla a Hysaj e l’altro ha portato al tiro Diawara da fuori area.
– Oppure quando ci siamo ritrovati con due centravanti in area e si è visto un solo cross. Per Calle.

L’Atalanta è riuscita a vincere anche senza il gol di Denis

– Hysaj è stato inguardabile; Maksimovic lo ricordo per un liscio clamoroso che ha aperto la strada a Petagna verso Reina ma che fortunatamente non è riuscito a far male; Calle non lo ricordo e se lo ricordo e meglio che lo dimentichi; Mertens si è visto a sprazzi oltre i quali si è soltanto incaponito a dare testate nel muro neroazzurro; Hamsik ha giocato al buio; e potrei continuare e menzionare tutti. Perché alla fine non è stato il singolo o l’errore individuale a creare questo 0-2, ma l’intera squadra che si è espressa con almeno un paio di livelli mancanti.
– L’Atalanta è riuscita a vincere anche senza il gol di Denis.
– Il Chievo è stato definitivamente scalzato dall’Atalanta nella classifica delle bestie nere.
– Al di là della Champions, della difficoltà di conservare energie psicofisiche, della disabitudine della maggior parte dei giocatori nel reggere più competizioni o della disabitudine a giocare più partite impegnative nello spazio di pochi giorni, vorrei anche aggiungere che alla vigilia di questa partita, il nostro pensiero era rivolto alla Juve in coppa, la Roma e al Real in Champions. Dell’Atalanta ho iniziato a sentirne parlare solo ieri dopo pranzo.

Il Napoli ha giocato male e ha perso

– Avere la consapevolezza di essere forti non deve trasformarsi in supponenza. La supponenza porta a pensare che il pallone finisca da solo in gol senza che nessuno lo spinga.
– Il Napoli ha giocato male e ha perso. Disturba perché le più forti, in queste partite nere, riescono, o con l’esperienza o con un colpo di genio del singolo, a trovare il modo per portare a casa i tre punti. Esperienza e genio…
– Da una squadra che non perde da quasi 4 mesi, che gioca col Real, che ci ha abituato a grandi prestazioni, a goleade e alla sottomissione dell’avversario, è normale che ci si aspetti che batta l’Atalanta. Seppur essa abbia dimostrato di essere una bella rivelazione, resta comunque l’Atalanta.
– Ora è importante non perdere la bussola e dimostrare di avere la forza per reagire a differenza delle battute d’arresto del passato che hanno quasi sempre provocato un periodo di scombussolamento.
– Forse, e ripeto forse, questa brutta sconfitta è giunta proprio nel momento in cui doveva arrivare. Alla vigilia del momento cruciale in cui si deciderà l’intera stagione.

– C’è vita oltre l’Atalanta

– Tornerà il sereno, ma facciamolo con l’azzurro.
Forza Napoli Sempre
La 10 non si tocca
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