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Il regolamento spiega il caso Reina-Silvestre: il fallo c’è, l’ammonizione è eccessiva

Spiegazione normativa della situazione di gioco: la valutazione dell’arbitro è sbagliata perché esagerata. Nessuna possibilità di prova televisiva per Reina.

Il regolamento spiega il caso Reina-Silvestre: il fallo c’è, l’ammonizione è eccessiva

Dal regolamento Aia

Premessa: non è stato facile, pur spulciando il regolamento, risalire al punto in cui si esamina questa particolare situazione di gioco. Il caso Reina-Silvestre è molto particolare. Anzi, com’è inevitabile che sia, lo stesso regolamento è abbastanza confuso. Non è facile racchiudere tutti le possibili dinamiche di una partita in concetti fissi. Tutto quello che segnaleremo all’interno di questo pezzo è rintracciabile nei vari commi della regola 12. Qui potete trovare il pdf del regolamento 2016 (Aia) per fare tutti i confronti/riscontri.

Punizione da fischiare

Cominciamo col dire che l’arbitro ha preso la decisione giusta fischiando il fallo al difensore doriano. Il regolamento, da questo punto di vista, è abbastanza chiaro. La sola presenza/vicinanza di Silvestre a Reina nell’atto di rinviare il pallone è da considerare come una giocata fallosa. Leggiamo:

Un calcio di punizione indiretto è assegnato se un calciatore: […] impedisce al portiere di liberarsi del pallone che ha tra le mani oppure calcia o tenta di calciare il pallone quando il portiere è in procinto di liberarsene.

[…]

Si considera che un portiere abbia il controllo del pallone quando:
• il pallone è tra le sue mani o tra la mano ed una superficie qualsiasi (ad esempio, il terreno, il proprio corpo) o toccandolo con qualsiasi parte delle braccia o delle mani, salvo che il pallone non rimbalzi accidentalmente sul portiere o questi abbia effettuato una parata
• tiene il pallone sulla mano aperta
• fa rimbalzare il pallone sul terreno o lo lancia in aria

Quando un portiere ha il controllo del pallone con le mani non può essere contrastato da un avversario.

In questo caso, quindi, è la posizione di Silvestre a costituire un impedimento per Reina. Il fatto che lo tocchi o meno, per l’assegnazione del calcio di punizione, è completamente indifferente. In una parte successiva del regolamento, il concetto si amplia:

Mentre un portiere rilascia il pallone dalle mani per rilanciarlo, calciandolo “al volo”, un avversario lo intercetta prima che il portiere stesso possa calciarlo. Questo è consentito?
No, è un’infrazione impedire al portiere di rilasciare il pallone dalle mani. Lasciare il pallone dalle mani e calciarlo sono considerate un’unica azione.

Ergo, la giocata di Silvestre è considerata fallosa a prescindere dal (presunto) tocco su Reina. Se l’arbitro ha identificato Silvestre come un ostacolo per Reina all’atto di rinviare (quando era ancora in possesso del pallone, alla luce di quanto scritto appena sopra), allora è fallo. E su questo ci sono pochi dubbi.

Il cartellino giallo

Discorso diverso per il cartellino giallo. Nella parte della Regola 12 in cui si elencano le infrazioni punibili con ammonizione, non figura il disturbo al portiere. Leggiamo:

Un calciatore titolare deve essere ammonito se:
• ritarda la ripresa del gioco
• protesta con parole o gesti (nei confronti degli ufficiali di gara)
• entra, rientra o esce intenzionalmente dal terreno di gioco senza la preventiva autorizzazione dell’arbitro
• non rispetta la distanza prescritta quando il gioco viene ripreso con un calcio d’angolo, un calcio di punizione o una rimessa dalla linea laterale
• infrange ripetutamente le Regole del Gioco (non è definito un numero specifico di infrazioni a partire dal quale deve essere comminata l’ammonizione)
• è colpevole di comportamento antisportivo

Nella parte del “comportamento antisportivo”, specificata successivamente, manca comunque il riferimento a una situazione eventualmente avvicinabile alla fattispecie Reina-Silvestre. Inoltre, il fatto che il tocco di Silvestre su Reina sia lieve (se non del tutto assente), fa in modo da “depotenziare” comunque l’accaduto.

L’ammonizione, in casi come questo, è interpretativa. E, in questo caso non letteralmente o formalmente specificato nel regolamento, è francamente eccessiva. In conclusione, ci pare giusto poter identificare come sbagliata una parte della decisione di Di Bello. Silvestre è stato ingenuo a passare accanto a Reina durante il rinvio con i piedi: anche senza gesto di contrasto, il semplice posizionamento può portare al fallo. L’ammonizione conseguente, per giunta la seconda, è frutto di una valutazione eccessiva, quindi sbagliata, del direttore di gara.

I discorsi sulla prova televisiva

Chi parla di sanzioni o squalifica per Reina in seguito ad accertamento della simulazione sulla prova televisiva è quantomeno azzardato. Secondo l’articolo 35 del Codice di Giustizia Sportiva, «il comma 1.3) dell’art.35 del C.G.S. ha stabilito che nelle gare della L.N.P., limitatamente ai fatti di condotta violenta o gravemente antisportiva o concernenti l’uso di espressioni blasfeme, non visti dall’arbitro, che di conseguenza non ha potuto prendere decisioni al riguardo, il Procuratore Federale fa pervenire al Giudice Sportivo Nazionale riservata segnalazione entro le ore 16,00 del giorno feriale successivo a quello della gara».

In pratica, ci si dovrà attenere al referto di Di Bello per capire se poter intervenire in un secondo momento. Ma è un esercizio puramente accademico: il fatto che l’arbitro abbia sanzionato la situazione con un fallo e un cartellino giallo precluderebbe ogni possibilità di “mancata visione” da parte dello stesso direttore di gara. Inoltre, come se non bastasse, Reina non sarebbe perseguibile anche leggendo le specificazioni della “condotta gravemente antisportiva”:

In particolare, costituiscono condotte gravemente antisportive:
1) la evidente simulazione da cui scaturisce l’assegnazione del calcio di rigore a favore della squadra del calciatore che ha simulato;
2) la evidente simulazione che determina l’espulsione diretta del calciatore avversario;
3) la realizzazione di una rete colpendo volontariamente il pallone con la mano;
4)l’impedire la realizzazione di una rete, colpendo volontariamente il pallone con la mano.

Per espulsione diretta, ovviamente, si intende il cartellino rosso in prima istanza. Quindi, il giallo già comminato a Silvestre precedentemente invaliderebbe questa possibilità.

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