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Il Vomero guarda a Madrid e al mercato San Miguel, la depressione è passata

Nuovi locali e soprattutto un nuovo clima. Dopo la chiusura delle librerie, il Vomero ha cominciato a rinascere. E oggi è un quartiere vivo, anche di sera.

Il Vomero guarda a Madrid e al mercato San Miguel, la depressione è passata

La collina dei broccoli

Quando inaugurarono le fermate vomeresi della Linea 1 in molti pensarono che ci sarebbe stato un passo indietro per il quartiere. Che la folla non avrebbe significato migliore qualità della vita, ma solo “ammuina”. Il Vomero non è mai stato concepito come quartiere di ritrovo, al contrario di Chiaia, ma come piccolo centro commerciale, per alcuni un luogo persino elitario. Una differenza che negli anni è aumentata con la scomparsa di luoghi storici come il Bar Daniele e lo spuntare di innumerevoli mister “Patata fritta”.

Il futuro

Di progetti e idee ce ne sono tante per trasformare e far crescere il Vomero. E per dargli, perché no, anche un’attrattiva turistica. Non ci sono molti musei come al centro storico, né gallerie d’arte. M,a non serve andare lontano per trovare l’anima di un posto e trasmetterla. Uno degli ambiziosi progetti sarebbe quello di assecondare proprio l’anima più antica del Vomero. Che una volta si chiamava “la collina dei broccoli” e  trasformare il borgo di Antignano in un mercato gastronomico sullo stile del “San Miguel” di Madrid o del Viktualienmarkt di Monaco di Baviera.

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