Intervista esclusiva, al Guardian, del tecnico catalano. Si parla del suo modello, del suo mentore olandese. Una serie di quotes che trasudano gratitudine.
Una lunga, bellissima intervista esclusiva. Impregnata di gratitudine, vera gratitudine. Pep Guardiola prova per Johan Cruijff un sentimento sincero, che è possibile ritrovare nelle sue parole, nei suoi racconti. E basta la prima frase per rendersene conto: «Lui è unico, totalmente unico».
La splendida esclusiva è curata dal Guardian, da Donald McRae. Ed è una celebrazione del mito olandese, in occasione dell’uscita della sua autobiografia (“The Turn”, di cui Pep ha curato la prefazione). Guardiola l’ha conosciuto ai tempi del Barcellona, fu uno dei pilastri in campo del suo Dream Team, la squadra della prima Coppa dei Campioni vinta dai catalani. Il frutto di un lavoro lunghissimo di Cruijff, che ha letteralmente cambiato la storia del club: «Prima del suo arrivo, non avevamo la cattedrale del bel calcio, il primato estetico che abbiamo oggi. Cercavamo qualcosa di nuovo. E Cruijff ha costruito da solo, pietra su pietra, la splendida struttura che vediamo oggi».
Dopo, c’è il racconto infinito del loro rapporto al Barcellona, delle confidenze che si sono scambiati anche quando Pep ha appeso le scarpe al chiodo ed è diventato subito uno dei più grandi allenatori del mondo: «Senza di lui, non sarei qui ad allenare, a cercare di avvicinarmi alla sua leggenda. Prima di conoscere lui, non conoscevo nulla del calcio». Per Guardiola, Cruijff è semplicemente «il personaggio più influente nella storia del calcio, in grado di cambiare per sempre la storia di due club diversi, uno come allenatore e uno come giocatore (Barcellona e Ajax)».
Ancora: «Non ho mai conosciuto un tecnico coraggioso come lui, se un calciatore aveva talento l’età non contava, era solo un numero. Lui lo lanciava in campo, quello che in Spagna chiamiamo efecto Mariposa. Era convinto che un passaggio iniziale fatto bene poteva creare qualsiasi cosa, sul campo».
Insomma, una lunghissima serie di testimonianze, racconti, aneddoti, storie. Impossibile tradurle o riportale tutte. Il testo integrale dell’intervista, in inglese, è consultabile qui. E vi consigliamo di leggerlo.