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Juve-Napoli amarcord: da Cabrini a Lucarelli, passando per Casiraghi e il miracolo di Protti

Quattro precedenti dimenticati in casa della Juve, videocompilation di due sconfitte e due pareggi. Ci sono anche Paolo Rossi, Maifredi, Giovanni Galli e Claudio Bellucci.

Juve-Napoli amarcord: da Cabrini a Lucarelli, passando per Casiraghi e il miracolo di Protti

Avete visto come, in questi giorni, vi abbiamo (ri)proposto il racconto dei Juve-Napoli felici, quelli delle vittorie. Da questo link qui potete risalire a tutte le puntate di quella serie di articoli. Però, ovviamente, c’è tanto di negativo nello storico dei precedenti in casa di Madama. Ma anche qualche perla positiva. Qui sotto, grazie a Youtube, ne abbiamo messe insieme quattro. Due sconfitte e due pareggi, dal Napoli di Santin e Dirceu fino a Mazzarri e Lucarelli, l’ultima prima dell’inizio del tabù Stadium

25/9/1983, Juventus-Napoli 2-0

Terza giornata dell’ultima stagione A.M., avanti Maradona. È il Napoli di Santin, una squadra costruita male e che si esprime peggio (che però indossa una maglia fantastica). Castellini, in apertura, si esalta su Gentile, poi sono Dirceu, Pellegrini e Palanca a chiamare in causa Tacconi, che ha appena ereditato la uno di Zoff.

Nella ripresa, la Juventus torna in campo ed è un’altra squadra: la sblocca Cabrini, in mischia, dopo un calcio piazzato. Il secondo tempo è un monologo bianconero, il Napoli è alle corde e Platini e Rossi confezionano il cioccolatino del raddoppio. Partita classica tra due squadre di livello troppo diverso, a fine anno Napoli salvo per miracolo e Juventus campione d’Italia, con il nobilissimo corollario della Coppa delle Coppe. Poi arriverà Maradona, e la musica pian piano cambierà.

6/1/1991, Juventus-Napoli 1-0

Epifania, l’ultima del Napoli con lo scudetto sul petto. Ma la squadra di Bigon è già in disfacimento, mentre la Juve cerca di reinventarsi con il progetto Montezemolo-Maifredi. Non andrà benissimo, in verità. Comunque, è pure la prima al Delle Alpi, costruito per i Mondiali di Italia 90. Segna Casiraghi, e ascoltando il servizio di Carlo Nesti sembra quasi un evento. C’è qualche protesta arbitrale, lo stop del futuro centravanti della Lazio sembra con il braccio e l’espulsione di Galli, portiere del Napoli, è (secondo Galli) esagerata.

Comunque, finisce 1-0. Umberto Agnelli, nel montaggio, dice che “non capisce questa Juventus”. In effetti, Maifredi e il suo calcio champagne non faranno grossi miracoli a Torino. Careca, da par suo, è leggerissimamente arrabbiato con gli arbitri; Maradona decide di non parlare per evitare casini. Sì, qualche volta è davvero successo.

14/3/1998, Juventus-Napoli 2-2

Un miracolo. La Juventus è prima in classifica, viene da due finali di Champions consecutive e si sta avviando a grandi passi a giocare la terza. Il Napoli è un derelitto, è ultimo in classifica ed è praticamente già retrocesso. Eppure, gioca la miglior partita della sua stagione. Gol fantasma di Bellucci, campo tenuto benissimo, Juve depotenziata. Fino alla prodezza individuale di Del Piero, sempre lui, che al tramonto del primo tempo fa uno a zero con una splendida azione personale.

A cui, però, risponde Turrini nella ripresa: gol diabolico, palla tra palo e portiere. Sembra (davvero e nuovamente) finita quando il subentrato Zalayeta, di testa, sigla il 2-1. Troppo debole, quel Napoli, per poter mettere davvero in discussione il risultato. Tanto più che Roberto Goretti si fa espellere per doppio giallo. Invece, nel finale, il gol: prima sfiorato, con Bellucci; poi trovato, con un meraviglioso sinistro di Igor Protti. È 2-2, servirà a poco: Juve scudetto e Napoli retrocesso.

22/5/2011, Juventus-Napoli 2-2 

All’ingresso in campo, i tifosi della Juventus chiedono alla società di mettere Antonio Conte sulla loro panchina. Saranno accontentati. All’andata, è finita 3-0 per il Napoli di Mazzarri e Cavani, tripletta dell’uruguagio. Il Napoli è sicuro del terzo posto in classifica, che vale i preliminari di Champions. La Juve è fuori dalle coppe. Altri tempi.

Comunque, è palesemente un’ultima di campionato. Nel Napoli giocano Sosa, Cribari, Lucarelli. È proprio il Principito (a proposito: ma nel Milan?) ad aprire le danze, con un calcio di punizione che arma il colpo di testa vincente di Maggio. Nella ripresa, il pareggio della Juve con Chiellini e il nuovo vantaggio azzurro, con un bel gol di Lucarelli su corner battuto da Lavezzi. Matri, nel finale, chiude la partita con un 2-2 che certifica le gerarchie di quel campionato. Saranno stravolte subito, a partire dalla stagione successiva. È l’ultima partita in cui il Napoli ha fatto punti a Torino, più di cinque anni fa. Si riparta da qui.

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