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Un gol irregolare di Seleznyov fissa l’1-1 dopo la rete di David Lopez e rende problematica la qualificazione azzurra alla finale dell’Europa League

Un gol irregolare di Seleznyov fissa l’1-1 dopo la rete di David Lopez e rende problematica la qualificazione azzurra alla finale dell’Europa League

Dura, durissima, più del previsto, più del temuto da Benitez, e punteggio finale al San Paolo (1-1) che complica maledettamente la partita di ritorno in Ucraina col Dnipro nella semifinale di Europa League.

Ma sul match degli azzurri pesa non solo il clamoroso errore del guardalinee Haglund, che non segnala il gol del pareggio in netto fuorigioco di Seleznyov, ma l’intera direzione arbitrale che ha consentito colpi e colpetti proibiti degli ucraini. Poi le parate di Boyko sulle quattro occasioni di Higuain e il palo esterno di Insigne in apertura della gara.

Dnipro spigoloso, falloso, tutto dietro la linea della palla, un 4-4-1-1 con Kalinic attaccante solitario, Koplyanka più a sostegno del centrocampo che in soccorso a Kalinic, squadra cortissima con la difesa alta, raccolta negli ultimi venti metri. E’ stata la barriera contro cui il Napoli ha fatto girare inutilmente palla alla ricerca di un varco e di una imbucata favorevole che ha trovato solo nella ripresa.

Il Dnipro ha fatto due soli tiri in porta. Attento Andujar sulla conclusione nel primo tempo di Kankava, poi il tiro del gol viziatissimo dall’offside del marcatore. Il Napoli, che nel primo tempo non arrivava mai ad impegnare Boyko, nella ripresa ha concluso quindici volte, sette nello specchio. Il portiere Boyko protagonista assoluto ha fermato nel secondo tempo la prevalenza azzurra al tiro.

Nessuna sorpresa, il Dnipro gioca così, tutto raccolto, col centrale brasiliano Douglas che spazza l’area, raddoppi di marcatura, pressing costante davanti all’area di rigore impiegando autentici difensori a centrocampo come Fedorchuk e Luchkevych.

Il Napoli ha provato subito la serata difficile contro l’avversario chiusissimo tanto da arrivare appena due volte al tiro nella prima frazione (9’ palo esterno su tiro improvviso di Insigne, 22’ palla fuori di Insigne da posizione difficile dopo avere evitato il portiere).

Lo 0-0 del primo tempo fissava l’immagine di un match complicato e difficile. Errori in disimpegno degli azzurri, passaggi imprecisi anche per la pressione costante degli avversari, la serata grigia di Callejon, la partita a intermittenza di Hamsik, le difficoltà di Insigne a saltare l’uomo, la scarsa attitudine a costruire gioco di David Lopez e Jorginho, Higuain ingabbiato nella massiccia difesa degli ucraini ed ecco il Napoli bloccato e in difficoltà.

Col passare dei minuti c’era anche la necessità di non scoprirsi per non prendere gol sebbene il Dnipro fosse del tutto assente nell’area di Andujar.

Il Napoli spingeva sull’acceleratore nel secondo tempo andando in vantaggio con David Lopez, colpo di testa, sul corner di Insigne (50’). Aperta la prima breccia, si è pensato che il Napoli potesse agguantare il miglior risultato per il ritorno. Ma il Dnipro non cambiava atteggiamento, rimanendo ben coperto e compatto. E cominciava il duello fra Higuain e il gigante Boyko (1,94) tra i pali del Dnipro.

Era il portiere ucraino a tenere a galla la sua squadra con quattro interventi decisivi quando finalmente il Napoli trovava lo spunto per colpire. C’erano in campo un Hamsik più battagliero, un Insigne irriducibile e i due mediani, David Lopez e Jorginho, erano più coraggiosi, più lesti negli inserimenti e nei passaggi peccando però spesso di imprecisione. Peccato perché Jorginho aveva cominciato con grande spirito di iniziativa tentando lanci in profondità anziché i soliti passaggetti laterali e all’indietro. E anche David Lopez era bene in gara. Anche se poi la qualità dei due mediani azzurri non era eccelsa. Maggio, il più incisivo degli azzurri, sosteneva costantemente l’attacco sul lato destro.

Era Hamsik a lanciare Higuain davanti a Boyko che si salvava in corner (55’). Serviva il raddoppio, serviva il risultato netto per affrontare il ritorno senza patemi. Il tecnico del Dnipro, vedendo il match sempre più in possesso degli azzurri, cominciava i cambi per sostenere meglio l’attacco. Ed ecco i più offensivi Bruno Gama e Bezus per Luchkevych (57’) e Kankava (69’).

Ma continuava il duello fra il Pipita e Boyko. L’assist era di Callejon per Higuain che, pressato da Douglas, non aveva molta libertà, ma concludeva di precisione e Boyko salvava di piede (59’). Dannazione.

Dnipro sempre raccolto e Napoli avanti. Callejon falliva la conclusione sul lancio di Hamsik (65’) confermando la sua serata negativa, palla-gol fuori. E ancora, sul lancio di Hamsik per Higuain, salvava in qualche modo Boyko e un difensore spazzava in angolo (73’). Di nuovo protagonista il portiere ucraino con un colpo di reni a deviare oltre la traversa la conclusione di Higuain su assist di Insigne (78’).

Markevych, notando un Napoli meno lucido per stanchezza, cambiava anche il centravanti (79’ Seleznyov per Kalinic) cercando il pareggio. Il nuovo entrato andava a segno (gol clamorosamente irregolare) in un minuto. Fedetskiy sulla destra, senza la copertura di Ghoulam, poteva crossare in libertà. Davanti alla porta di Andujar , Rotan falliva  un curioso colpo di tacco (il colpo dello scorpione) e, dietro di lui, Seleznyov toccava in rete, un metro dietro Maggio. Entrambi gli ucraini erano in offside clamoroso ignorato dal guardalinee Haglund. Gol convalidato da Moen. Disastroso il gruppo norvegese degli arbitri.

Gli inserimenti di Gabbiadini per Callejon (76’) e di Mertens per Insigne (81’), con Gargano che subentrava a David Lopez (71’) per proteggere la difesa, non portavano a nulla. Andava alto un tiro di Hamsik (83’) e, nei quattro minuti di recupero, finiva nel nulla uno scambio fra Gabbiadini e Hamsik.

Brutto risultato che costringe il Napoli ad una super-partita in Ucraina per rovesciare le sorti della semifinale. Benitez dovrà allestire una autentica impresa. Non aspettiamoci un Dnipro più aperto sul suo campo. La tattica sarà la stessa del San Paolo. Squadra chiusa, agli ucraini basta anche lo 0-0. Si spera in un arbitraggio all’altezza che, soprattutto, stronchi i continui falli del Dnipro a far male più che a spezzettare il gioco.

Una serata infelice con lo stadio pieno. Il catenaccio mobile del Dnipro ha avuto la meglio.   
Mimmo Carratelli

 

NAPOLI (4-2-3-1): Andujar; Maggio, Albiol, Britos, Ghoulam; Jorginho, David Lopez (71’ Gargano); Callejon (76’ Gabbiadini), Hamsik, Insigne (81’ Mertens); Higuain.

DNIPRO (4-2-3-1): Boyko; Fedetskjy, Douglas, Cheberyachko, Matos; Kankava (69’ Bezus), Fedorchuk; Luchkevych (57’ Gama), Rotan, Konoplyanka; Kalinic (79’ Seleznyov).

ARBITRO: Moen (Norvegia).

RETI: 50’ David Lopez, 80’ Seleznyov.

 

EUROPA LEAGUE.

Semifinali, andata.

Napoli-Dnipro 1-1

Siviglia-Fiorentina 3-0.

Ritorno giovedì 17.

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