Il mio Fiorentina – Napoli
– Stamattina in verità non so cosa scrivere.
– Mi sento un po’ come quelle vecchie trasmissioni televisive o quei quotidiani di una volta che, quando il Napoli giocava bene e vinceva per un lungo periodo, si dovevano scervellare per riempire i vuoti con una schiera di comici, inserti pubblicitari o televendite. Mancano gli argomenti. Manca la critica “costruttiva”. Mancano le pacate e serafiche discussioni dell’“io l’avevo detto 6 anni fa…”. Spot!
– Questi sono momenti drammatici. Per circa 80 campionati, solo in due occasioni, o giù di lì, a fine stagione non ho appuntato la medaglia della ragione sul petto. Quindi, calcolando, statisticamente ho circa il 2,5% di possibilità di fallire e di sentirmi inutile. L’esperienza però mi insegna di stare tranquillo, di tener duro e di attendere tempi migliori. Cioè peggiori. Arriveranno.
– Eh (sospiro), bei tempi quelli di Bilbao. Quelli di Udine, Palermo e Chievo Verona. Sembra passata un’eternità.
– Ma intanto oggi di che parliamo? In campionato non toppiamo più, con la Roma abbiamo fatto la partita perfetta, siamo terzi e pure in Europa, nonostante l’amato turnover, siamo in piena corsa. È una tragedia. Dobbiamo fare la gara a chi spara titoli e aggettivi più pompati e creativi stamattina? Napoli bello, bravo, intelligente, elegante, equilibrato, cattivo, tosto, cazzimmoso, roboante, vincente… Praticamente un esercizio puerile e noioso.
– Ma se anche oggi pure i miei bersagli preferiti si sono permessi di non commettere le solite scelleratezze, che ci sto a fare qui? Che scrivo?
Resuscitate Wanna Marchi!
– Se persino Felipe Maggio si è messo a doppiare Alonso ed il suo cross non ha intoppato il solito dirimpettaio, ma è diventato addirittura il pallone della vittoria, con chi me la devo prendere? È la mia giornata no, è chiaro. All’inizio si è beccato la classica ammonizione. Ho pensato che avrebbe almeno potuto farsi espellere come l’anno scorso. E invece no. In campo a combattere sino alla fine. Ecchediamine!
– Se pure Albiol si è presentato con un anticipo su Babacar che è valso quanto un gol; se di testa le ha prese praticamente tutte; se in area ha eretto insieme a Kulì un costante muro invalicabile, mi chiedo, dov’è il mio svogliato, pigro e distratto Raul?
Mandatemi un gol dagli sponsor, per favore.
– Per non parlare di Rafael. Si è permesso di salvare il risultato con un volo nell’angolino basso. Cioè, è stato decisivo! Rafael? E mo’ come la riempio ‘sta colonna? Almeno una paperella poteva concedermela, una uscita delle sue. Per 15 giorni non avrò niente da dire sul fantasma di Reina.
Datemi i numeri di telefono di qualche mago o piazziamo un necrologio in questo spazio.
– E Insigne? Basta. Eccheccaiser! È quasi un mese che dimostra di essere il più in forma della squadra. Non sbaglia uno stop manco con i colossi attaccati alla schiena. Anche ieri, fino all’infortunio, è stato il più pericoloso con tiri e assist. Ha addirittura oscurato Mertens. Basta. Fate qualcosa. Appena torna, che riproponga il tiro a giro o ci mandi tutti a fanculo platealmente. Così almeno montiamo tre ore di trasmissione su Sky.
– Almeno David Lopez avrebbe potuto rendersi inutile, nocivo, disgustoso. Almeno lui. Chessò, un autogol? un fallo da rigore? un fallo di reazione? Uno di quegli acquisti alla Santana o alla Donadel, in modo da poterne parlare sino a Giugno, no? No, invece niente. Perfetto. L’ago della bilancia. L’uomo che mancava. Ecchesacramento!
– Io non so davvero come riempirlo sto foglio. Almeno avesse giocato Inler. Almeno ci fosse stato un non tiro di Michu. Dov’è Brivitos? Ridatemi Cannavaro, vi prego. Réclame!
Con chi posso prendermela?
– Con Calle che non ha segnato dalla sua solita posizione? Però poi me lo sono ritrovato a difendere su Cuadrado e a fare il terzino come fosse Tassotti.
O con Kulì che si è perso per un attimo Gomez, in occasione della traversa?
Dopo che però l’ha buttata quando si doveva buttare. L’ha tenuta quando si doveva tenere. Ha anticipato, ha corso, ha fatto a sportellate e ha salvato la vittoria con un intervento sulla linea? Ecchemiseria!
Un suggerimento commerciale ce l’abbiamo?
– Oppure con Higuain? Sta segnando in tutte le partite, si è messo a usare gli avversari come paletti, è un’ira di dio. Parte del Franchi sarà ricostruito dopo i crolli del Formaggino e di metà Maratona a causa della sua rovesciata annullata. Ma la panza addò sta? Dategli un rigore. Intanto, ora che sto scrivendo (7,20 del mattino), sono esattamente 604 minuti che non segna.
– Non lo so, sono confuso. Qualcosa da dire dovrà pur esserci.
Però, nel primo tempo, con la Fiorentina così in difficoltà, avremmo dovuto chiuderla: 25 azioni, 40 potenziali azioni da gol e siamo andati negli spogliatoi solo sullo 0-0. Ecchesanguedichitièvivo!
Non regge, eh? Consigli per gli acquisti, chiamatemi il comico! Chiamatemi Roberto da Crema!
– Però, nel secondo tempo, Montella ha cambiato le carte in tavola e noi siamo indietreggiati troppo, la manovra non è stata più fluida e bisognava fare qualcosa.
Eccheccocozza!
Ah, abbiamo segnato proprio nel secondo tempo? Proprio quando la Viola stava attaccando? Ma la dobbiamo scrivere per forza ‘sta cosa? In un trafiletto. Giù, giù, lì in basso.Uff.
– Però, alla fine siamo calati vistosamente. Negli ultimi minuti non riuscivamo più a tenere palla e poi si sa che la difesa, pressata, la cavolaia te la compie matematicamente, no? Colpa della preparazione di Dimaro. Colpa dei troppi giorni di riposo per i calciatori. Colpa degli allenamenti con troppo pallone. Colpa dell’alimentazione. Così non si può andare avanti. Ecchemarina!
Ah, abbiamo vinto lo stesso alla fine? Senza subire gol? Col cuore, in sofferenza, pure con un pizzico di fortuna, con le bocce? Scriviamolo in sesta pagina. Uff.
– Però Ambrosini alla fine ha detto che la Fiorentina avrebbe meritato di pareggiare. Questo non me lo sto inventando. L’ho sentito, l’ha detto. Un motivo ci sarà, no? Ambrosini è Ambrosini.
Ah, mi state dicendo che stamattina gli hanno consegnato una sporta di gialli agrumi di Sorrento?
– “Però, se non avessimo perso punti per strada, ora saremmo a punteggio pieno”.
Questo potrebbe essere il titolo della copertina. Sarei ridicolo? La faccio firmare da Catalano. Mi piace.
– E quell’altro che ora se ne va in vacanza, non gli vogliamo dire niente?
Ma come si permette ad andare di nuovo dalla moglie e le figlie? In questo momento così particolare? Ci è già stato il mese scorso e a Pasqua 2012. Allucinante. Meno male che la D’Amico prontamente gli ha fatto notare quale siano i “veri” valori della famiglia. Meno male che almeno c’è lei.
– Ma poi, dico io, ‘sta Fiorentina non ci fa mai bene. Alla fine poteva scapparci un golletto. Sarebbe bastato un piccolo golletto. Ora avrei la penna in fiamme.
Pubblicità!
– Sono affranto. Talmente tanto che non riesco nemmeno a prendermela con Hamsik. È stato il più svogliato ed impreciso. Si è anche divorato il gol che avrebbe chiuso la gara anzitempo. Ma non riesco ad inveire contro di lui. In fondo, se avesse segnato, non avremmo sofferto così nel finale. E si sa, quanto più si soffre, tanto più si gode. E io, sconsolato, tapino, addolorato e triste, al triplice fischio ho goduto come un Bertolacci convocato in nazionale. E ora che sono le 7.21 (Higuain non segna da ben 610 minuti) sto godendo ancora. E godrò per i prossimi giorni. Mannaggia, mannaggia.
– Chiudiamola qui, che è maglio. Forza Lorenzo. Portate Zuzu a Lourdes. Grazie Ilicic, sempre.
E recuperatemi tosto Mastrota. Ché non so più che scrivere.
Forza Napoli Sempre
La 10 non si tocca.
Gianluigi Trapani