De Santis ora ammette di aver sparato a Ciro: «Ma l’ho fatto per paura»

Cinque mesi dopo la sparatoria che ha portato alla morte di Ciro Esposito, con coltellate postume apparse improvvisamente, Daniele De Santis – accusato di aver ucciso Ciro – ha inviato due pagine scritte in stampatello via fax alla Procura di Roma. “Sono stato coinvolto in una rissa e ho temuto per la mia vita, dunque […]

Cinque mesi dopo la sparatoria che ha portato alla morte di Ciro Esposito, con coltellate postume apparse improvvisamente, Daniele De Santis – accusato di aver ucciso Ciro – ha inviato due pagine scritte in stampatello via fax alla Procura di Roma. “Sono stato coinvolto in una rissa e ho temuto per la mia vita, dunque ho avuto paura e ho sparato”. Così riferisce l’agenzia di stampa Ansa. Nelle due pagine inviate ai magistrati, De Santis, accusato di omicidio volontario, afferma di essere stato coinvolto in una rissa con alcuni tifosi del Napoli e di avere temuto per la sua incolumità e quindi di aver deciso di “sparare per paura”. Ed è per certi versi un passo in avanti, visto che nel corso dell’interrogatorio del maggio scorso De Santis negò di aver sparato. Adesso fornisce una versione compatibile con la perizia del Ris secondo cui De Santis fu prima “sopraffatto dagli aggressori” e poi sparò. «Non sono un mostro – aggiunge – ma non sono pronto per affrontare l’interrogatorio. Voglio prima risolvere i miei problemi di salute. Sono preoccupato perché su Internet è rintracciabile l’indirizzo dei miei genitori». 

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