Caro Ciro, la prossima volta spostati. Sei l’unica persona di Scampia che non riesce a fare notizia

Caro Ciro, mi dispiace scriverti questa lettera mentre sei ancora ricoverato. Ma sono un po’ arrabbiato con te. Come ė possibile che uno come te, con il nome e cognome giusto, che vive a Scampia e ha l’opportunità di farsi sparare da un romanista a pochi passi dallo stadio Olimpico non riesce ad essere su […]

Caro Ciro, mi dispiace scriverti questa lettera mentre sei ancora ricoverato. Ma sono un po’ arrabbiato con te. Come ė possibile che uno come te, con il nome e cognome giusto, che vive a Scampia e ha l’opportunità di farsi sparare da un romanista a pochi passi dallo stadio Olimpico non riesce ad essere su tutte le prime pagine dei giornali nazionali?
Se non te la sentivi potevi spostarti e fare colpire qualcun altro.
Dovevi saperlo da prima che non avevi i numeri per attrarre l’attenzione dei mass media.
Non hai neanche avuto la prontezza di farti fotografare moribondo e sanguinante da un tuo amico, che magari avrebbe potuto anche infilarti una maglietta con scritto: “Pacciani Santo subito”!
No Ciro mi dispiace, non si fa così il napoletano di Scampia!
Anche i magistrati hanno cercato di darti credibilità inserendoti nella lista degli indagati e tu niente, ancora lotti per la vita in un letto di ospedale.
Hai visto che ci hanno pure squalificato il campo per due turni?
Ma non ti ha insegnato niente Silvio che per un semplice lancio di statuetta in faccia ė salito sul predellino della macchina e la foto ha fatto il giro del mondo. E tu? Entri subito in coma e ti fai venire due arresti cardiaci.
Eppure lo sapevi che in questo caso avrebbe fatto il giro sui giornali la foto di te abbracciato alla tua fidanzata, perfino con un sorriso da buono, vestito bene senza una maglietta con scritta e un arma anche giocattolo in bella vista.
Me le hai viste le foto di Gastone?
E poi con una mamma così?
Hai l’unica mamma napoletana che non si dispera, non si fa venire le convulsioni non, insulta i giornalisti e che addirittura perdona il tuo killer e tu la mandi in televisione a rispondere alle domande dei giornalisti in un quasi perfetto italiano?
Allora dillo che lo fai apposta!
Come pensi che si vendano i giornali o si diventi ospiti dei Talk?
Ma uno zio camorrista, un amico tatuato che magari prende a pugni i giornalisti non lo riesci proprio a rimediare?
Eppure hai visto gli amici della Carogna, la prima cosa che hanno fatto è stata quella di dare un cazzotto (cazzotto poi) a un giornalista e poi hanno fatto intervistare il padre camorrista, questa volta degno padre di una vera carogna camorrista, come quello dei film.
Ma poi non ti lamentare se neanche Barbara D’ Urso viene a intervistare un tuo lontano parente. Cosa avrebbe potuto chiedere quella poverina?
Ciro, ti do solo due consigli: fatti registrare tutte le puntate di Gomorra, guarisci subito, così come vorrebbero gli italiani benpensanti diventi un degno cittadino di Scampia, e la prossima volta scostati e fai in modo che il proiettile colpisca chi si merita di sopportare il peso di quella pallottola!
Gennaro Aiello (detto Genny ‘o bbuono)

P.s. Ciro questa tua triste vicenda mi hai insegnato che la verità non ė mai “LA VERITÀ” ma la verità è solo quella raccontata meglio!
SIAMO TUTTI CON TE!

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