Le pagelle di Aik-Napoli

PAGELLE AIK-NAPOLI. ILARIA VS. MIMMO. ROSATI 6 – Attento sui pochi tiri dalla distanza dell’Aik. Ben protetto dai difensori. Quasi una partita da spettatore. Quando in porta c’è Rosati mi sento come se in porta non ci fosse nessuno. Nel mio immaginario è come partire con un punto di penalità – 5 GAMBERINI 6,5 – […]

PAGELLE AIK-NAPOLI. ILARIA VS. MIMMO.

ROSATI 6 – Attento sui pochi tiri dalla distanza dell’Aik. Ben protetto dai difensori. Quasi una partita da spettatore.

Quando in porta c’è Rosati mi sento come se in porta non ci fosse nessuno. Nel mio immaginario è come partire con un punto di penalità – 5

GAMBERINI 6,5 – E’ serata di battaglia. Niente fronzoli e preziosismi. Palloni ricacciati lontano. Spesso in difficoltà contro Bangura, ma alla fine ce la fa.

Semplice e lineare, sono d’accordo con te, ma vorrei finalmente vedere un difensore del Napoli difendere giocando e non scalciando via come se fosse un asino – 6

ARONICA 5,5 – Si batte con energia, ma incappa in due errori clamorosi. Il “liscio” che dà via libera a Bangura per la conclusione a rete (26’ alta). La svirgolata a centrocampo dopo lo scivolone di Britos (85’) ed è costretto a cinturare Bangura. Cartellino rosso, forse precipitoso, l’attaccante era lontano dall’area di rigore del Napoli, ed espulsione. Non era andato male, ma è perseguitato dalla malasorte.

Nella storia del Napoli fin qui è stato fondamentale. Pure in Champions è stato immenso. Ma ora diventa pericoloso e pure ridicolo. È un difensore. Occupa un posto nella nostra difesa. Quando lo liberiamo, quel posto? – 4,5

BRITOS 7 – Il migliore della difesa. Imbattibile nel gioco alto. Spettacolare rovesciata a spazzare l’area (37’) fra compagni e avversari. Tenta di innestare l’attacco con lanci lunghi.

Nulla da eccepire – 6,5

MESTO 5,5 – Sulla sua corsia l’Aik preme moltissimo con Quaison, con Bangura, con Borges e perciò deve giocare quasi sempre sulla difensiva. In avanti si fa vedere poco. Sono mancati i suoi cross. Però difende a denti stretti. In ogni caso, tutta la squadra è pronta ai raddoppi. Esce al 64’.

Credo che a penalizzarlo sia il cognome. Non è male, in realtà – 5,5

ZUNIGA 6 – Entra per Mesto sfiancato dal gioco difensivo. Protegge la difesa e si spinge in avanti. Un gran cross per Cavani (68’). Un tiro alto (75’). Riscatta a Stoccolma la prova opaca contro il Milan al rientro in campionato dopo l’infortunio.

L’unico, forse, che, sulla lunga, lunghissima distanza, può sostituire Maggio quando è acciaccato. Resta il fatto che gli darei un calcio negli stinchi ad ogni finta che fa – 6

BEHRAMI 6,5 – Un gran lottatore. Si adegua alla serata di battaglia. Lascia perdere ogni preoccupazione di stile e randella palloni e avversari. Gli sfugge Danielsson nel gol del pari svedese. Ma va letteralmente a caccia di tutti gli avversari. Raddoppia su Borges, va sempre in soccorso del compagno in difficoltà.

Il centro della squadra. Proprio Danielsson però poteva non perderselo. Però mi è piaciuto – 6,5

DONADEL 6 – Nella lotta si trova a suo agio. Nei duelli contro Moro riesce spesso a prevalere. Contribuisce alla feroce resistenza del Napoli a centrocampo. Esce al 62’.

Quando lo regaliamo?– 5

INLER 6 – Entra per Donadel perché il Napoli ha bisogno anche di costruire gioco e non limitarsi a distruggere quello degli svedesi. Bel cross per Cavani (63’). Nel finale salva in angolo una pericolosa situazione in seguito a una punizione di Borges (86’).

Ormai, anche quando entra a partita avviata è importante – 6

DOSSENA 6,5 – E’ l’esterno azzurro che spinge meglio in attacco. Ma si fa valere anche nella fase difensiva. Non copre il cross di Lundberg sul pareggio svedese, l’unico errore evidente. Ma si batte con una gagliardia che sembrava aver perduto.

Dopo il nulla, una speranza. Poi rivedo il gol di Lundberg e mi viene da urlargli contro, ma quello ha fatto un gol che non rifarà mai più nella vita – 6

DZEMAILI 6,5 – Fa il vice-Hamsik e se la cava. Aveva segnato all’andata, si ripete a Stoccolma. Dà il via alla profondità di Cavani che gli restituisce palla per l’1-0: conclusione non facile di sinistro sul terreno insidioso. Prodigioso però l’inserimento in area per la battuta decisiva. Dà una gran mano al centrocampo. Non ha fortuna, nell’area piccola, sul cross di Cavani da spingere in porta (65’). Esce al 72’.

Ha segnato. Ha spinto. Ha aiutato tutti – 6,5

HAMSIK 5,5 – Entra per Dzemaili. Infuria la battaglia e ci si ritrova poco. Un paio di spunti non portati a termine.

Spento. Assai – 5

VARGAS 7 – E’ tra i più battaglieri. Contro la stazza fisica di Johnansson la spunta poche volte, ma non si arrende mai. Rientra sino a dar manforte alla difesa. E’ dappertutto a centrocampo a contrastare gli avversari. Al limite azzurro recupera palla e avvia l’azione del primo gol. Prende anche un sacco di botte. Un gran lancio per Cavani già al 59’. Il portiere Turina gli nega il gol sventando di piede il suo tiro ravvicinato (65’). Si batte sino a conquistare l’ultimo pallone lanciando Cavani nell’azione del rigore decisivo.

A correre corre, a impegnarsi si impegna, ma inciampa, non tira. Non contrasta mai l’avversario, mai. È un attaccante, eh, mica sta lì in mezzo per caso – 5

CAVANI 8 – Non solo decide il match subendo il fallo da rigore e battendo impeccabilmente il penalty, ma gioca una partita a tutto campo. E’ suo l’assist per il gol di Dzemaili dopo una percussione a sinistra con finta e controfinta che beffano la difesa svedese. Notevole intervento difensivo su una punizione di Borges (41’). Non arriva per un soffio a deviare in rete il cross di Inler (63’). I difensori gli respingono una gran conclusione sul cross di Zuniga (68’). Conclude alto (84’). Scatta sull’invito di Vargas e viene messo giù in area da Karlsson. Sul rigore, portiere da una parte, palla dall’altra.

Ha detto tutto Anna Trieste: “Dice che al ritorno Cavani guida pure il pullman, però prima fa la conta per vedere se ci stanno tutti. I panini no, non li fa perché la colazione è a sacco” – 8

MAZZARRI 7 – Centra la qualificazione ai sedicesimi dell’Europa League con una giornata di anticipo. Schiera ancora un Napoli-bis però tutto di combattenti e con Cavani. Ha una eccellente risposta dai difensori e i centrocampisti sono autentici guerrieri. Ordina lanci lunghi perché è impossibile giocare palla su un terreno infame. Ordina spesso una difesa a quattro arretrando soprattutto Mesto. Subìto il pareggio, sente di poter vincere la partita e nella ripresa impiega Inler, Zuniga e Hamsik. Con Insigne (in tribuna) infortunato a una caviglia, schiera Vargas ed ha finalmente una “risposta” coraggiosa dal piccolo cileno che avvia l’azione del primo gol e offre a Cavani l’assist nell’azione del rigore.

Con quel muso lungo mi sembra un bambino dispettoso. Ha poca voglia di ridere, dice. E figurati io, Walter. Ci siamo qualificati con un giorno di anticipo nonostante il Napoli 2, nonostante il tuo turn over, nonostante le figuracce che abbiamo fatto fin qui in Europa. Ma abbiamo giocato in linea di massima con dei cadaveri (tranne Edinson) contro altri cadaveri. Certo, è meglio giocare male e vincere, che giocare bene e perdere, ma tipo non giocare da schifo e vincere lo stesso, no? Sperare di poter fare qualcosa di buono tra campionato e coppa, no? Non guardare le partite di EL sempre con questo senso di ineluttabilità e con un occhio all’orologio ripetendosi “ti prego, fa’ che finisca presto, fa’ che finisca presto”, no? Meno male che abbiamo segnato all’ultimo secondo, perché probabilmente non ce l’avremmo fatta a gestire di nuovo il vantaggio. Quella che ho visto ieri – e non solo – è stata una squadra molle, senza ricambi, incapace di gestire la palla. Certo, un pochino di grinta in più rispetto al solito, ma uno scempio. Sì, lo so, sette anni fa eravamo in C. Sì, lo so, se non era per De Laurentiis eravamo abbandonati da tutti. Sì, lo so, non avevamo neppure i palloni. Ma poi li abbiamo comprati. E siamo andati pure in Champions. E pretendete qualcosa in più dalla vita, santiddio. Voto cumulativo per squadra, allenatore e buona parte del pubblico – 4

Ma tranquilli: la signora Puglia non capisce nulla di calcio ;-). Ah, prima che qualcuno si lamenti del fatto che i voti sono bassi nonostante abbiamo passato il turno: le pagelle sono voti alle prestazioni, non al risultato. E le prestazioni cantano. E sono stonate.

MIMMO CARRATELLI  e ILARIA PUGLIA

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