Da lunedì mattino, dopo la gustosa cena pugliese di domenica, ho inserito il pilota automatico, e prendo la guida del mio fare solo quando non ne posso fare a meno.
Il pensiero è lì, e non voglio entrare in temi tecnico-tattici, sono in stand-by da ogni analisi o previsione e mi astengo da qualunque cosa possa rompere questa bolla nella quale mi trovo, sospesa in aria che vaga sopra l’ignaro vivere che mi circonda.
E’ una sensazione piacevole, di quelle che anche se sei intruppato nel tuo tran-tran, ti fanno sentire in vacanza, perché la mente è lì, quindi in ferie dal quotidiano.
Ed un’altra gradevolissima sensazione è la condivisione.
Si perché dal mio rifugio la mente va al Massimiliano salernitano, e lo immagino in un’altra bolla dove a stento riesce a scrivere due righe per il giornale, a Roberto nel suo ufficio del comune di Salerno alle prese più con i suoi riti scaramantici che con le pratiche burocratiche, a Mimmo nella sua bolla del grappa a mettere in atto tutte le pratiche propiziatorie attraverso il gruppo sul web, e tanti altri che conosco.
Ma voglio immaginare anche quelli mai visti, conosciuti o incontrati che però abitano fino alle 20.45 di stasera il mio meraviglioso mondo.
Marcello Giannatiempo