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L’utilità dell’abitudine, l’abitudine il Napoli e le variabili della bellezza

Verona-Napoli, la partita non guardata: vincere la prima, vincere a Verona, vincere così, è tutto perfetto. È anche la sera dei miracoli di Ghoulam.

L’utilità dell’abitudine, l’abitudine il Napoli e le variabili della bellezza

Viviamo di abitudini, sono il nostro conforto. I rituali ci salvano, anche il meno tradizionalista di noi avrà un gesto che ripete, qualcosa che gli garantisca un minimo di stabilità. Elio Pagliarani nei versi d’apertura de La ragazza Carla (nuova edizione de Il Saggiatore), uno dei più importanti libri del secondo Novecento, nei versi d’apertura scrive:

Chi c’è nato vicino a questi posti
non gli passa neppure per la mente
come è utile averci un’abitudine.

Il campionato

Noi appassionati di calcio non ne conosciamo a fondo l’importanza ma è certo che un’abitudine, un rituale ce lo abbiamo e quel rituale è il campionato. Più della Champions League, il campionato ci conforta perché la sua ripetizione è certa; per 38 settimane starà lì, ci accompagnerà, non verrà mai meno alla sua promessa. Naturalmente ci deluderà, quando perderemo o pareggeremo per 0 a 0 in una grigia domenica piovosa, ma mai per farci mancare il rituale. Il campionato è il conforto, è l’utilità dell’abitudine.

Abbiamo cominciato di sabato sera, a Venezia c’era un vento che sembrava annunciare chissà quale temporale, temporale – che come è spesso capitato in questa estate – non si è verificato. A Verona il Napoli ha cominciato il suo campionato.

Buona la prima

Dico subito qualcosa su Sarri. Il nostro allenatore non smette mai di stupirci, guardando alle ore prima della partita di ieri si noterà che nessuno (nemmeno il sottoscritto) aveva previsto quattro cambi rispetto alla formazione di mercoledì scorso, ma è evidente che il nostro allenatore li aveva bene in mente. La sensazione è che Sarri si fidi sempre di più dei suoi giocatori e che, a loro volta, i calciatori si fidino del gioco di Sarri. Tutto qui.

Questo consente di ruotare quattro, ma avrebbero potuto essere anche cinque, calciatori, non in amichevole, ma nel turno di apertura del campionato di calcio. Vincere la prima partita è molto bello ed è importante. Il Napoli ha giocato per vincere, ruotando molti calciatori, e ci è riuscito. La percezione di molti analisti è che il Napoli sia stato meno bello del solito, è vero, ma comunque è stato molto più bello di quello che siamo abituati a vedere dalle altre squadre. L’organizzazione è stata ottima, la gara giocata sempre in controllo. Gli schemi di attacco (lo spiega bene l’analisi tattica di Fasano) variano a seconda di come si muovano i calciatori avversari, il numero dei gol è sempre congruo. Che altro? Buona la prima.

Abbiamo tanti calciatori forti

Passo un attimo da Milk. Dopo l’errore di martedì sera gli sono piombate addosso delle critiche veramente esagerate, anche un po’ cattive. In molti lo abbiamo difeso e avevamo ragione. Abbiamo due centravanti, così forti li hanno in pochi. Mertens si è guadagnato il ruolo di prima scelta, ma Milik non vi ha rinunciato per scelta, ma per sfortuna. Giocheranno entrambi, secondo me e segneranno molto.

Il gol di Milik di ieri sera è un bellissimo contropiede, uno strepitoso contropiede. Tutto perfetto, dal recupero e ripartenza di Diawara (che è sempre più forte), dalla corsa di Insigne (sempre più imprendibile), dal suo assist di esterno perfetto, fino al tiro di Milik, di destro che non è il suo piede naturale, al volo in diagonale, senza perdere tempo con un controllo che avrebbe reso vana la rapidità dell’azione. Che meraviglia. Tutto questo per dire che abbiamo un sacco di calciatori forti, cerchiamo di goderceli tutti.

Vincere a Verona è sempre bellissimo, ma è bello vincere ovunque.  Ha segnato – attenzione – Ghoulam per una specie di “sera dei miracoli”, per festeggiarlo ho scritto il suo cognome con l’acca al posto giusto, per la prima volta. Ghoulam che è molto migliorato negli anni, basta guardare al numero di assist e alla sua importanza sulla nostra micidiale fascia sinistra.

Notizie varie

Con il ritorno di Behrami in Italia questo angolo non può essere più soltanto inglese ma anche friulano. Valon, ti seguiremo. In Premier League tifiamo Benitez, che ha perso la prima ma che speriamo si rifaccia oggi pomeriggio. Seguiremo sempre Britos autore di un gol nella prima giornata e sempre titolare nel Watford, che ieri ha vinto 2 a 0 in trasferta. Primo gol anche per Gabbiadini, al quale vorremo sempre bene ma da lontano come si vuol bene a un amico d’infanzia che ormai non vediamo più e va bene così a entrambi.

Note a margine:

  • Ogni volta che Reina fa una parata qualcuno si stupisce, io no. Ma un portiere di riserva consistente lo avrei preso.
  • Si parla della Var, per me – per ora – è un passo avanti. Non possiamo accettare la tecnologia ovunque e poi non volerla sul campo di calcio. Staremo a vedere.
  • Tacchinardi è sempre lo stesso, anche questa è un’abitudine.
  • Buon campionato a tutti e benvenuti a #Lapartitanonguardata, IV stagione, episodio 1.
  • #IoStoConSarri dalla prima stagione.
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