Gli arbitri sbagliano ma Rocchi ne apprezza la serenità: «Mai rigore in Torino-Como e mai fallo di Sottil su Isaksen»

Il designatore a Open Var in continue operazioni di equilibrismo. Lui le cose le dice ma nessuno lo ascolta. Non era rigore su Vlahovic, era rigore quello su Thuram nel derby

rocchi milan-bologna Open Var

Db Milano 11/01/2023 - presentazione introduzione fuorigioco semiautomatico S.A.O.T / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Gianluca Rocchi

Gianluca Rocchi ha commentato a Open Var su Dazn alcuni episodi discussi nella dodicesima giornata di campionato.

Le parole di Rocchi su episodi dubbi della 12esima giornata di Serie A

Si è partito dal rigore inizialmente assegnato da Doveri in Fiorentina-Juventus per la trattenuta tra Pablo Marì e Vlahovic; con l’intervento del Var, però, è stato annullato e assegnata la punizione per i viola. Il commento di Rocchi:

«La mia prima impressione è stata rigore. Vlahovic prima si libera del difensore, poi lo trattiene per primo e se lo porta addosso. La decisione del Var è corretta; Doveri ha visto solo l’atteggiamento del difensore. Il Var può intervenire su tutto, anche se l’arbitro ha deciso; ogni rigore deve esserlo al 100%. Quando sento dire che “questo rigore non lo è tanto” mi preoccupa, e mi preoccupa ancor di più quando sento dire che è meglio non fischiare niente. O fischi rigore, o fischi fallo in difesa».

Poi, la decisione di Sozza che ha assegnato un rigore all’Inter dopo un contatto tra Pavlovic e Thuram nel derby milanese. Dalla Sala Var hanno definito “intervento imprudente” quello del difensore del Milan. Rocchi commenta:

«L’arbitro ha deciso bene davanti al monitor. E’ un intervento da ammonizione. L’intensità del fallo porta ad andare a vederlo al Var. Il fatto che Thuram avesse già crossato non cambia la decisione, l’anno scorso in Fiorentina-Lazio c’è stato un episodio uguale ed è stato dato rigore. Questo tipo di intervento per noi è rigore».

L’episodio che ha fatto maggiormente discutere è quello in Torino-Como, quando l’arbitro Bonacina ha concesso un rigore ai granata per un tocco di mano di Jesus Rodriguez. Pur essendo stato richiamato al monitor, il direttore di gara conferma la sua decisione. Dalla Sala Var dicono all’arbitro che non è mai punibile un intervento di mano così e consigliano una revisione per possibile revoca del rigore.

Bonacina dichiara, prima di confermare la sua decisione:

«Io vedo un braccio largo di Rodriguez e lui non gioca palla con i piedi».

Rocchi si è trovato in disaccordo con la decisione del direttore di gara e ha dichiarato:

«Non era un tocco di mano punibile, il braccio è in posizione naturale. La tranquillità di Bonacina è comunque apprezzabile per un giovane quando va a fare la sua valutazione. Bonacina si sofferma sulla giocata, che non c’è, ma con questo tocco di mano sta facendo un movimento naturale congruo e dunque la punibilità è zero».

Infine, in Lazio-Lecce c’è stata una decisione discussa per l’annullamento di un gol a Sottil per una manata su Isaksen. L’arbitro non è andato a rivedere l’azione al Var. Rocchi spiega:

«Non sono contento di questa decisione, ci saremmo aspettati la revisione al Var. Isaksen viene sfiorato sul petto e si tocca il volto, prendendo in inganno l’arbitro. Non è fallo e dobbiamo combattere questo tipo di atteggiamento. Se si va a ritroso, 6 secondi prima c’era una spinta su un giocatore della Lazio, quindi per assurdo poteva essere annullato comunque il gol; ma voglio concentrarmi sul contatto a Isaksen, perché doveva essere ammonito per simulazione». 

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