Ferrari, i box al 18enne Bearman: «in quattro giri Hamilton e Norris ti prendono». E allora lui va a tavoletta
Lo racconta la Gazzetta: a quel punto l'esordiente ha fatto due giri record e ha conservato il settimo posto. Smentendo gli ingegneri

Ferrari's British reserve driver Oliver Bearman winds stands the garage after the qualifying session of the Saudi Arabian Formula One Grand Prix at the Jeddah Corniche Circuit in Jeddah on March 8, 2024. (Photo by Giuseppe CACACE / POOL / AFP)
Ferrari, i box al 18enne Bearman: «in quattro giri Hamilton e Norris ti prendono». E allora lui va a tavoletta. Lo racconta la Gazzetta dello Sport che descrive come l’esordiente sia riuscito a classificarsi settimo facendo due giri record (personali) tenendo dietro due rivali non da poco.
Era il giro numero 43, Ollie sapeva che Lewis Hamilton e Lando Norris s’erano fermati e dietro di lui risalivano furiosi a cinque-sei secondi di distacco. «Li vedevo arrivare veloci negli specchietti», avrebbe raccontato alla fine. Lì, nella frenesia e nell’adrenalina, in radio ha chiesto: «Se andiamo con questo passo mi prendono?». Riccardo Adami, ingegnere ricevuto in prestito da Carlos Sainz, gli ha risposto: «Sì, in quattro giri». Ecco, qualsiasi cosa accadrà alla carriera di Oliver Bearman, nella sua storia di pilota e di uomo resteranno i sette giri da lì alla fine. Uno dopo l’altro sono scivolati via perfetti sotto le sue ruote. E quei due, inglesi come lui, uno da anni ormai campione in pectore, l’altro campione dei campioni, restavano dietro, incapaci di recuperare. Perché lui, Ollie, al 45°, con gomm. e bianche infilate 37 tornate prima, ha fatto il miglior tempo di giornata, 1’32”3. E poi al 49° si è migliorato ancora: 1’32”2. Contro i calcoli degli ingegneri, contro i pronostici e contro ogni logica.
Ma chi è Oliver Bearman?
Attacco di appendicite per Carlos Sainz. Lo spagnolo della Ferrari già nei giorni scorsi aveva accusato quella che sembrava una gastroenterite, invece ora dovrà essere operato e salterà il resto del weekend di gara del Gran Premio dell’Arabia Saudita.
La sua Ferrari sarà affidata ad un diciottenne, l’inglese Oliver Bearman, al debutto in Formula 1. Il giovanissimo pilota classe 2005, è già a Jeddah perché impegnato nel secondo round del campionato di Formula 2 (ieri ha fatto la pole position con la Prema). Ora salterà la gara di F2 per correre tra i “grandi”.
Bearman ha concluso sesto lo scorso campionato di Formula 2. Secondo il Telegraph “è molto apprezzato” in Ferrari. E’ un pilota della Ferrari Academy, ma ufficialmente è il pilota di riserva della Haas, e lo scorso anno ha già partecipato a due sessioni di prove libere per il team americano: a Città del Messico e ad Abu Dhabi.
Diventa di fatto il primo pilota inglese a correre per la Ferrari dai tempi di Nigel Mansell nel 1990, “battendo” Lewis Hamilton, che a Maranello sbarcherà solo l’anno prossimo. E diventerà anche il terzo pilota più giovane a partecipare a un Gran Premio di F1, dietro a Lance Stroll e Max Verstappen.