Allegri: «Ai tifosi non devo dire nulla, gli scontenti e i contenti ci sono sempre, fa parte del gioco»
In conferenza: «La prossima stagione sarà diversa, possiamo fare un’ottima annata. Le prime cose che rimangono sono rabbia e voglia di ripartire»

Db Reggio Emilia 16/04/2023 - campionato di calcio serie A / Sassuolo-Juventus / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Massimiliano Allegri
Tra punti revocati, riconquistati e un costante sbalzo emotivo, ora Allegri deve fare i conti con la prossima stagione. Arrivati alla trentottesima di Serie A, l’Udinese sarà l’ultimo scoglio da affrontare per garantire un piazzamento sufficiente. Virtualmente, i bianconeri sarebbero in Champions League, ma Allegri non rimprovera nulla a se stesso di quanto fatto con la Juventus. Tratto anche da tuttojuve.com
«La prossima stagione sarà diversa, possiamo fare un’ottima annata. Le prime cose che rimangono sono rabbia e voglia di ripartire. Quando non vinci è giusto che sia così, sennò diventi come quelli che non vincono mai. Dobbiamo cercare di essere protagonisti fino alla fine»
Si rimprovera qualcosa?
«A fine di ogni annata c’è sempre da analizzare gli errori fatti. In stagioni vincenti e in stagioni come questa dove non abbiamo alzato un trofeo c’è sempre da vedere quelli che sono stati gli errori fatti. A parte l’ultima parte di stagione nella prima parte si poteva fare meglio, ma questo fa parte del lavoro e il prossimo anno cercheremo sicuramente di fare una stagione migliore e migliorare quello che abbiamo fatto in questa stagione».
Un bilancio dei suoi due anni?
“Strano perché la prima a Udine fu una partita strana con il gol di Ronaldo annullato per pochi centimetri. Sapevo che tornando alla Juve avevo più difficoltà di vincere perché era una Juventus in fase di ricostruzione. Poi ogni anno abbiamo l’ambizione di vincere. Mi sembra sia una cosa normale. Logicamente le difficoltà c’erano. Non toglie che sono tornato alla Juventus con grande entusiasmo e continuo a lavorare alla Juventus con grande entusiasmo. In questi due anni abbiamo fatto buone cose, vero che non abbiamo vinto trofei ma abbiamo ad esempio messo dentro cinque giovani che sono un patrimonio della società e del calcio italiano. L’anno prossimo sarà sicuramente un anno diverso e bisogna aspettare domani sera per vedere dove giocheremo l’anno prossimo e da ripartirà la pianificazione dell’anno prossimo. Al momento sappiamo che domani finiamo e il 10 luglio riprenderemo ad allenarci con i primi due giorni di test”.
Cosa diresti ai tifosi?
“Io non devo dire assolutamente nulla, perché a livello di serietà professionali quelli che hanno lavorato alla Continassa non devono rimproverarsi niente. Gli scontenti e i contenti ci sono sempre, fa parte del gioco. Noi dobbiamo analizzare le difficoltà delle due annate e l’unica cosa è lavorare”.