«Rischi penali e attacchi dei cittadini per 60.000 euro l’anno? Ormai solo i comici vogliono fare il sindaco»
L'ex Primo cittadino di Milano Albertini a Libero: "Ormai contano solo le battute, infatti vincono i comici. Ma Beppe Grillo si farebbe fare una colonscopia da un idraulico scelto da Rousseau tramite sorteggio?"

“Il ruolo di sindaco è il più ingrato. Intanto è un lavoro mal pagato: 121mila euro lordi, 60mila netti, in pratica lo stipendio di un direttore di banca. A questo emolumento, però, corrisponde l’incarico gestionale di una grande impresa, nel caso di Milano, per esempio, con 40mila dipendenti tra diretti e occupati nelle imprese partecipate e o controllate. Un impegno per il quale il manager di una azienda equivalente prende dieci volte tanto. A tutto ciò vanno aggiunti gli enormi rischi che la carica comporta: oltre ai rischi penali si è esposti alle sentenze della Corte dei Conti e agli attacchi dei cittadini che attribuisco al sindaco ogni eventuale problema”.
Gabriele Albertini è stato sindaco di Milano e sa di cosa parla. Libero lo intervista cercando di tirarlo dentro alla corsa da primo cittadino del capoluogo lombardo sconquassato dalla pandemia. Ma lui si ritrae. E’ interessante il ritratto del sindaco moderno, una figura che a suo dire quelli davvero capaci di gestire un ruolo così delicato non si sognano nemmeno di prendere in considerazione: responsabilità di un ministro, del manager di una holding, con una paga da direttore di banca.
“Credo che un padre di famiglia oggi non sarebbe eletto perché contano solo le battute. Infatti vincono i comici. Stiamo facendo governare il Paese a chi è stato scelto grazie al sorteggio di una piattaforma internet, in base al principio che, siccome non aveva mai fatto nulla, non aveva nemmeno rubato. Ma io mi chiedo se Beppe Grillo si farebbe praticare una colonscopia da un idraulico scelto dalla piattaforma Rousseau tramite sorteggio”