Quanto consuma l’albero di Natale, ovvero: è possibile un Natale ecologico?

Tra l'8 dicembre e il 6 gennaio i consumi energetici aumentano dal 10 al 30%. L'albero sintetico inquina più di quello naturale

Dialogo tra Montalbano e Catarella sul Natale che non sembra Natale

L’emergenza climatica è ormai al centro della discussione politica in moltissimi paesi, i quali si sono attivamente impegnati per sensibilizzare i cittadini sul tema. Un esempio ne è la Germania, dove è stato condotto un recente sondaggio in cui si è chiesto ai tedeschi se, per combattere gli imminenti cambiamenti climatici, sarebbero disposti a rinunciare alle luminarie natalizie.

. Secondo i risultati il 60% degli intervistati non avrebbe alcun problema a ridurre le luci, l’11% ha dichiarato invece di essere pronto a eliminarle del tutto. Anche gli italiani hanno dimostrato un impegno non indifferente per ridurre l’impatto ambientale, a riprova dell’importanza dei movimenti ambientalisti nati nell’ultimo anno, come “Fridays For Future”. L’82% dei cittadini italiani opta per scelte ecosostenibili, come la carta riciclata per impacchettare i regali e l’utilizzo di piatti e posate non in plastica. E l’ha fatto anche a Natale.

L’albero di Natale consuma troppo?

Nel 2017 è stata effettuata una rilevazione nelle case di alcune famiglie italiane per quantificare il consumo di energia elettrica durante le festività, nello specifico nel periodo tra l’8 dicembre e il 6 gennaio. I risultati hanno mostrato un incremento del consumo dal 10% al 30% rispetto al periodo precedente a quello preso in esame, con un conseguente aumento della bolletta da un minimo di 2,15 euro a un massimo di 9,60. Uno scarto, quindi, non indifferente, che sicuramente può causare problematiche a molte famiglie. Prima di parlare dell’albero di Natale, occorre dunque muoversi per prevenire eventuali rincari. Il consiglio principale rimane sempre lo stesso: online si possono trovare offerte di energia elettrica adatte alle nuove esigenze di risparmio e al proprio stile di vita, ad esempio sul sito di Acea, per citare uno dei player energetici principali. Avere quindi un’offerta energetica fa partire con il piede giusto e a questo si possono aggiungere piccole accortezze che permettono di tamponare gli sprechi, come limitare le ore di accensione delle luminarie e, soprattutto, scegliere delle lampadine a LED anziché quelle tradizionali anche per l’albero di Natale.

Quale albero di Natale scegliere

Albero, ma che tipo? Gli italiani ormai preferiscono l’albero sintetico rispetto a quello tradizionale naturale. Le motivazioni sono facili da intuire: durano più a lungo, sono più facili da trasportare, ingombrano e sporcano meno. Si tratta quindi di una questione di comodità, che però provoca non pochi danni all’ambiente, in quanto la loro produzione è fortemente inquinante. Anche in questo caso, quindi, quando possibile, meglio prendere una scelta più consapevole e ambientalista, optando per l’albero naturale, magari il classico abete rosso. Nella decisione, però, meglio fare attenzione anche alla provenienza; in Italia vengono coltivati nelle zone montane che altrimenti sarebbero destinate all’abbandono. Quindi, l’acquisto dell’albero naturale aiuta anche a mantenere la coltivazione in queste aree e mantenere il terreno lavorato, poiché la presenza di boschi facilita l’assorbimento della pioggia evitando le frane. Anche gli italiani si stanno impegnando ogni anno di più per passare un Natale ecologico, senza necessariamente rinunciare a tutte le decorazioni che da sempre lo caratterizzano.

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