Sia ringraziato il (quel) signore che ce l’ha portato. Oggi, in conferenza, Carletto è stato maestoso.
Mi ha convinto. Non ne posso più. E viene o non viene James? E Wanda e Maurito? Basta, non ne posso già più. Siamo partiti in anticipo e adesso ogni giorno è capodanno. Ogni ora una castagnola di tric trac. E basta, il cuore non è uno zingaro. Mi ha convinto il mister Ancelotti. Sia ringraziato il (quel) Signore che ce l’ha portato. Approfittatene, perché non durerà in eterno, come tutti noi. E sta seminando saggezza e buonsenso. Assolvendo anche a un ruolo di educatore, di professore. Che ė in grado di guardare dietro l’angolo.
Oggi è stato maestoso, Carletto. A chi gli chiedeva di Icardi, di James e dei top player lui ha risposto: «E non vi fissate sulla punta. Uno moderno per me deve saper fare tutti i ruoli come Fabian e Zielinski».
Confesso che dai maestri del calcio, come Arrigo Sacchi, mi sarei già aspettato l’annunciazione. La buona novena, l’epifania del calcio moderno. E cioè il Napoli di Carlo Ancelotti, una palestra del nuovo calcio moderno.
Non riesco a mettere a fuoco la portata della rivoluzione ancelottiana. Avete presente la scoperta del calcio femminile? la sorpresa e la gioia di divertirsi con le ragazze più brave del mondo? Questo stesso effetto lo produrrà il Napoli di Carlo Ancelotti. Quest’anno. Sono pronto a scommettere. E scusate il riferimento, ma il Comandante Sarri al cospetto è ingessato in una armatura del secolo scorso, in qualche museo delle occasioni perdute.
di Massimiliano Gallo - Il comunicato del Napoli è irrituale, sa di dispettuccio. Però sta lì a ricordarci che le cose di campo di un tempo non esistono più. Oggi il calcio è show. Perché sono le telecamere a pagare gli stipendi. E bisogna saper starci nella società dello spettacolo
di Giuseppe Manzo - Due a zero a un Milan rinunciatario ed estremamente nervoso. Gli azzurri ritrovano Lobotka. In campo Allegri mette una formazione troppo debole
di Massimiliano Gallo - Dopo Udine, in città impazza il pessimismo cosmico. Oltre che un trasporto collettivo (non lo chiamiamo delirio) per il finto giovane Vergara che ha 23 anni. Che giochi nell'inutile match col Milan
di Massimiliano Gallo - Una figura alla Richelieu che abbia pieni poteri e assoluta autonomia (come il tecnico). Adl ha tanti pregi ma i tempi e i meccanismi della politica proprio non li concepisce
di Venio Vanni - Scippare gli Europei alla detestata Napoli sarebbe il trionfo del padre padrone di Salerno. Non ha fatto plastici né piazzate, si sta silenziosamente dedicando al sogno di una vita.
di Salvatore Napolitano - La Juve ha avuto bisogno di un miliardo in cinque anni e - nonostante la grancassa - ha ridotto le perdite solo grazie al Mondiale per club e a plusvalenze difficilmente ripetibili (ne servirebbero altre per 78 milioni)
di Massimiliano Gallo - Lukaku sta a Conte come Liv Ullmann a Ingmar Bergman. Ai napoletani non piace forse perché incarna quel gioco di strada, sporco, che loro vogliono dimenticare
di Cesare Gridelli e Guido Trombetti - Il Napoli è di nuovo privo di energie e in difficoltà atletica, dopo la Juventus si è scaricato. Forse il centrocampo a due non fa per Elmas. Tanti errori tecnici
La peggiore delle italiane in Champions, sono lontani i tempi di Benitez, Sarri e anche Spalletti. Oggi il Napoli è decisamente arretrato nel ranking Uefa
di Giuseppe Manzo - Contro l’esperienza di Mou si è sentita la mancanza del “peso” a centrocampo: Elmas in difficoltà e McTominay appannato, i difensori e anche Milinkovic con troppe amnesie
di Venio Vanni - Le nuove leve percepivano un po' di acredine ma dopo Bologna i “vecchi” non hanno potuto più far prevalere la prelazione per essere titolari. E Conte è tornato alla sua politica preferita: “non guardo in faccia a nessuno”