Nel Napoli si accende il nuovo acquisto Nereselang, ora è Hojlund ad andare a intermittenza
La strana coppia sorprende e infiamma mentre il danese vive un momento di risacca. Ma il posto è suo, ci vorrà un po' prima che Lukaku si rimetta in sesto

Dc Napoli 25/11/2025 - Champions League / Napoli-Qarabag / foto Domenico Cippitelli/Image Sport nella foto: Rasmus Hojlund
Nel Napoli si accende il nuovo acquisto Nereselang, ora è Hojlund ad andare a intermittenza
Nereselang, il nuovo acquisto del Napoli, ha sorpreso e spiazzato tutti. Le ultime due partite hanno restituito una coppia d’attacco che in pochissimi avrebbero immaginato. L’olandese era un oggetto misterioso, l’ultimo periodo era stato caratterizzato solo da frecciatine contro l’allenatore, zeppate che nel migliore dei casi erano la spia di un malessere. «Ho parlato solo una volta con Conte» è stata una delle tante. È diventato titolare quasi per necessità. Quasi, perché comunque c’era Politano. Ha giocato bene Lang. E forse contro il Qarabag meglio che contro l’Atalanta. Perché sta prendendo fiducia e confidenza con i compagni. Due partite da titolare. Meriterebbe anche la terza (Politano permettendo).
Il suo gemello calcistico è David Neres che in questo modo sfavillante a Napoli non aveva mai giocato. Sì, aveva mostrato sprazzi della sua classe cristallina, sempre però nel breve, in pochi metri. Come a Genova contro il Genoa o a Firenze. Il Neres delle ultime due partite non è solo un’ala, è una seconda punta velocissima che fa male alle difese avversarie, le stressa, le sfinisce. Coniuga tecnica e velocità. Ha sfiorato due gol da urlo. La sforbiciata del primo tempo e il pallonetto del secondo, palombella che è andata a morire in faccia alla traversa. Sarebbe stato un gioiellino.
La strana coppia Nereselang ha praticamente offuscato il giocatore che a inizio stagione sembrava la sola certezza del Napoli: il danese Hojlund. Che pronti via ha segnato un gol alla Fiorentina in quella che a lungo è stata la prestazione più convincente dei campioni d’Italia. Nonostante i 50 milioni di euro spesi, Hojlund è stato subito identificato come il miglior acquisto dell’estate, quasi al pari di De Bruyne. E proprio l’infortunio del belga ha tolto verve e brillantezza all’ex attaccante di United e Atalanta. Non c’è più nessuno in grado di lanciarlo in profondità col contagiri. E a Hojlund se togli l’attacco alla profondità, togli davvero tanto. Finisce come a Bologna, a provare a fare il Lukaku: ma non è arte sua nonostante i complimenti di Conte. Ha giocato otto partite in campionato e ha segnato due gol: uno alla Fiorentina, all’esordio, e un altro al Genoa. In Champions siamo fermi alla doppietta contro lo Sporting, quando in campo c’era ancora Kdb che lo illuminava. Contro il Qarabag si è battuto ma è parso appannato, forse un pizzico di sfiduciato. Come quando sai in cuor tuo che non girerà bene. Ha provato a sfidare il destino calciando quel rigore. Ma non è andata. Ovviamente il danese non è in discussione, anche perché alternative valide non ce ne sono. Al momento, è arduo immaginare che Lucca possa prenderne il posto. Il dibattito è rimandato a gennaio, quando Lukaku avrà messo qualche chilometro nel motore. Il danese ha ancora un mese e mezzo per riprendersi e tornare a diventare il centravanti che fin qui ha illuminato a intermittenza.











