Napoli-Qarabag 2-0, pagelle – McTominay è l’equazione dell’energia contiana: E=Mc2

Neres in lungo e in largo e in rovesciata. Conte ha donato una second life a Di Lorenzo, passa per conservatore eppure cambia moduli a iosa. Hojlund e la fatica di fare il centravanti del Napoli

pagelle

Dc Napoli 25/11/2025 - Champions League / Napoli-Qarabag / foto Domenico Cippitelli/Image Sport nella foto: Scott McTominay

Le pagelle di Napoli-Qarabag 2-0, a cura di Fabrizio d’Esposito.

MILINKOVIC-SAVIC. Quando piove in una solennità mesta come questa, il quinto anno dell’eternità di Diego, dal cielo precipitano lacrime benedicenti per tutti gli azzurri, con l’eccezione di Zio Vanja e dei suoi piedoni dai rilanci imprecisi e talvolta pericolosi per noi. Gli azeri pressano a fasi alterne ma non osano tanto (un po’ come il Como-gas) e il primo tiro nella sua porta arriva dopo l’80’, respinto con quell’esibizione in volo – 6

BEUKEMA. Addai è l’unico azero che dà qualche pensiero e Sam l’Olandese talvolta è titubante, però che gran chiusura decisiva al 35’ – 6

POLITANO dal 64’. Sarà la necessità, ma l’ingresso in campo di Na-Politano, decisamente più lucido e intraprendente rispetto a sabato scorso, simboleggia la ritrovata fantasia al potere del rivoluzionario in panca, che passa al quattro due quattro. Avrà pure la nomea di risultatista (e noi siamo felicissimi per questo) ma sinora di moduli ne ha cambiati a iosa. Altro che conservatore – 6

RRAHMANI. Finalmente una partita senza gol: Amir è assiso al centro della difesa a tre e governa saggiamente anche gli incastri azeri più a rischio – 6,5

BUONGIORNO. Il Corazziere Sabaudo è uno spot continuo dell’energia richiesta in maniera ossessiva da Conte, sia con la cabeza sia negli anticipi e nei contrasti. Senza dimenticare l’offesa dal centro in su: è sua la pelota per il penalty dilorenziano – 7

JUAN JESUS dall’89’. Senza voto

DI LORENZO. Conte gli ha donato una second life nei quattro della terra di mezzo, meno pendolare e più offensivo. Così il Capitano dei Due Scudetti si conferma pericoloso e determinante come con l’Atalanta, anche se quando scivola al 41’, nel momento topico del tiro, l’acqua santa maradoniana del cielo non sembra benedicente. Anzi. Pensiero blasfemo ché dopo un quarto d’ora c’è pure la seconda caduta e stavolta è addirittura rigore, vero dono albiceleste – 7

LOBOTKA. Il Caro Lobo stasera è di nuovo un progettista essenziale. Alleluia. Un’altra pecorella tornata convintamente all’ovile del pastore dell’amma faticà. Tutto passa per lui e talvolta s’incazza persino, quando scuote il testone perché nessuno si libera – 7

McTOMINAY. Dell’energia contiana, Scott il Rosso è invece l’equazione: E=Mc2 – 8

OLIVERA. Mati l’Uruguagio è bravo soprattutto a coprire. Davanti gli mancano la cazzimma e la velocità giuste per fregare il difensore azero sulla respinta della gran rovesciata di Neres – 6,5

NERES. Re David in lungo e in largo e in rovesciata, come detto. Indi una traversa colpita con un pallonetto di quelli lì che sappiamo. Nella passata stagione Neres fu determinante in varie occasioni, come ha ricordato Conte, ma fu perseguitato dalla nomea di chi è decisivo quando entra a partita in corso, anziché partire da titolare. Questo è il suo secondo anno ed è più solido e maturo, ha introiettato meglio il contismo e il suo talento diventa finalmente libero e bello – 8

VERGARA dall’89’. Senza voto

LANG. Il modulo Red Bull del contismo, a proposito di energia: quello che mette le ali – 7

ELMAS dal 75’. Stavolta il Macedone del Nord entra bene, a differenza di sabato scorso – 6

HOJLUND. Una partita anonima, che diventa largamente insufficiente quando sbaglia il rigore. Vedendo la fatica che fa, soprattutto coi suoi saliscendi tra il centro e l’area avversaria, capisci che sia lui sia Lucca arrancano parecchio con il concetto contiano di attaccante: allungare la squadra, fare spazio ai compagni, tenere palla e girarsi e soprattutto capitalizzare quelle poche occasioni che arrivano. Non è solo questione di fisico. Tuttavia ha un’attenuante oggettiva non da poco, registrata in questi mesi: l’assenza di King Kevin, l’unico a saperlo servire diritto per diritto nel segno della verticalità – 5

LUCCA dal 75′. Senza voto

CONTE. In questa notte vittoriosa di Champions il suo mantra è l’energia. Energia, energia, energia. Senza dimenticare la Mano del D10S. Maradona fu sempre energia, in senso nicciano, al di là del bene e del male. La sua eternità in questo giorno la ricordiamo così: “Io sono sinistro, tutto sinistro: di piede, di fede, di cervello”. Vamos Diego, desde el cielo – 8

ARBITRO MARCINIAK (POLONIA). Marciniak toglie, due anni fa con il Milan. Marciniak dà. E’ andata così – 6

Correlate