Mouratoglou: «Sinner è qualcosa di nuovo nella storia del tennis»
Su Linkedin: «È il numero uno nel servizio +1 e nella risposta +1. È unico. Abbiamo avuto giocatori che dominavano un lato dell'equazione: Federer nel servizio+1, Nadal e Djokovic nella risposta, ma mai entrambi. Oggi, Jannik, è un gradino sopra Alcaraz»

Denmark's Holger Rune's coach Patrick Mouratoglou watches the men's singles match between Denmark's Holger Rune and US Christopher Eubanks on day three of the Roland-Garros Open tennis tournament at the Court Simonne-Mathieu in Paris on May 30, 2023. Emmanuel DUNAND / AFP
Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, Carlos Alcaraz e Jannik Sinner: il dualismo tra l’azzurro e lo spagnolo continua a monopolizzare la scena internazionale e i dibattiti tra appassionati ed addetti ai lavori. Anche il noto coach Patrick Mouratoglou si è soffermato sulla tematica facendo il suo personale bilancio sulla stagione 2025. Secondo il tecnico francese, il tennista italiano attualmente sarebbe un gradino sopra al murciano (nonostante quest’ultimo chiuderà l’anno in vetta alla classifica) nonché “qualcosa di nuovo” e “unico” nella storia del tennis mondiale.
L’analisi di Patrick Mouratoglou su Sinner-Alcaraz
«La stagione 2025 si è conclusa esattamente come doveva: con Carlos Alcaraz e Jannik Sinner che lottavano per il titolo. Alcaraz termina l’anno come numero 1 del mondo, ma Sinner si aggiudica il trofeo delle Atp Finals. E questa finale ha riassunto l’intero anno. Una rivalità basata su quattro finali importanti nel 2025: Roland Garros, Wimbledon, gli US Open e ora le Atp Finals. Due vittorie ciascuno. Quattro scenari enormi. Ma quattro partite molto diverse», ha esordito Mouratoglou in uno dei video che pubblica sul suo profilo Linkedin.
La differenza chiave tra un tennista e l’altro
«Ad eccezione della finale di Roland Garros, dove la finale è stata incredibilmente combattuta, le altre tre sono state più sbilanciate. A Wimbledon, Sinner è stato chiaramente superiore. Agli Us Open, Carlos è stato chiaramente migliore. Alle Atp Finals, Sinner è tornato ad essere chiaramente superiore. La domanda è: perché? Il servizio ha deciso tutto. Il punto focale di questa settimana a Torino è semplice: Sinner ha servito a un livello completamente diverso, il migliore di tutto il torneo», ha sottolineato Mouratoglou.
«E non solo il servizio in sé, ma anche nel servizio +1 (il colpo successivo a quello di ritorno, ndr) e nella capacità di prendere immediatamente il controllo. Agli Us Open, il servizio di Carlos ha fatto la differenza. Dopo quella finale, se mi avessero chiesto chi avesse il miglior servizio, avrei detto: Alcaraz. Oggi, dopo Torino? Non c’è discussione: Sinner ha attualmente il miglior servizio», ha aggiunto.
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Il tecnico francese vede Sinner un gradino sopra per quanto riguarda la mentalità: «E poi c’è la mentalità. C’è un momento che spiega tutto. Set point contro nella finale delle Atp Finals nel primo parziale. Secondo servizio. Jannik colpisce a 187 km/h nell’angolo, un rischio puro. Dopo la partita ha detto: ‘Avevo tre opzioni. Ho scelto la più rischiosa. Se dovevo perdere il set, dovevo farlo secondo i miei termini’. Questa è la mentalità d’élite. La mentalità necessaria per vincere queste finali. Ed è esattamente ciò che ha imparato dopo gli Us Open».
L’avvertimento ad Alcaraz: «E Carlos? Carlos non era al meglio durante la settimana delle Finals. Troppi errori non forzati con il rovescio. Momenti di perdita di concentrazione con il diritto. Forse stanchezza a fine stagione, forse semplicemente non ha la stessa fiducia in campo coperto. Ma la risposta è chiara: se vuole dominare nel 2026, deve iniziare a migliorare con i primi due colpi, servizio e risposta».
Le ragioni per cui vede Sinner un gradino sopra: «Jannik è attualmente il numero uno al mondo nel servizio +1 e nella risposta +1. È unico. Abbiamo avuto giocatori che dominano un lato dell’equazione: Roger nel servizio+1, Rafa e Novak nella risposta, ma mai entrambi. Questo è qualcosa di nuovo nella storia del tennis».
Il passaggio conclusivo in vista della prossima stagione: «Il 2025 ci ha regalato la rivalità che ci aspettavamo. Sei finali in questa stagione. Quattro nei palcoscenici più importanti. Due leggende in erba, che si spingono reciprocamente ad evolversi ogni mese. Carlos finisce come numero uno del mondo. Jannik termina con il titolo delle ATP Finals e il momentum. Il 2026 si prospetta già incredibile».










