Napoli umiliato dal Psv (6-2): non sembra una squadra di Conte. Forse è cambiato, il nuovo Conte non ci piace
Come il 5-1 di Brema. Azzurri umiliati. Il 2-1 subito in contropiede come nemmeno Italiano e Zeman. È la conseguenza delle nuove velleità del tecnico

Napoli's Belgian midfielder #11 Kevin De Bruyne reacts during the UEFA Champions League, league phase football match between PSV Eindhoven and Napoli at the Philips Stadium, in Eindhoven, on October 21, 2025. (Photo by NICOLAS TUCAT / AFP)
Il Napoli viene travolto dal Psv formazione sulla carta ampiamente abbordabile. È la seconda sconfitta in tre partite di Champions. La squadra di Conte perde 6-2 sul campo della ex squadra di Noa Lang. Perde 6-2 e il modo ancor m’offende direbbe quel vecchio tifoso della Fiorentina. Senza offesa per Italiano (il cui Bologna è quinto in classifica ed è pure stato ricoverato per una polmonite) ma questo Napoli sembra una squadra del primo Italiano. Non solo senza difesa ma senza la benché minima idea difensiva. Fare gol a questo Napoli è di una facilità disarmante. E fin qui abbiamo trovato inquietanti le dichiarazioni di Conte che dopo la sconfitta di Torino ha snocciolato statistiche senza senso come quella sul record di possesso palla negli ultimi trenta metri di campo avversario. Continua a parlare di squadra che deve seguire un processo di crescita, che deve avere ambizioni di dominio e per questo deve accettare l’uno contro uno difensivo. Mah. Una sconfitta europea talmente brutta che ci ha riportato alla memoria il 5-1 subito dal Werder Brema ai tempi di Careca e Maradona.
Tornando all’oggi, noi non ricordavamo una squadra di Conte subire un gol come il secondo del Psv. Non è stato un contropiede. È stato un suicidio. Si era sull’1-1. Il Napoli è completamente riversato nella metà campo avversaria (a proposito dei trenta metri di cui sopra), ha perso palla e Saibari è partito addirittura dalla propria metà campo e non c’era nessun calciatore del Napoli tra lui e Milinkovic Savic. Zeman al confronto era un difensivista. Saibari ha corso cinquanta metri da solo e ovviamente ha segnato. È stato il gol del 2-1 (al 38esimo) per il Psv e la partita dei campioni d’Italia è finita qui. Il Napoli è rimasto vittima di un attacco di letargia. Non si sveglierà più, nel secondo tempo sarà persino peggio. Il Napoli ha subito 16 gol in otto partite e una squadra di Conte non aveva mai incassato sei gol. Grazie, aggiungiamo noi, lui era diverso, certi discorsi da lui non li avevamo mai ascoltati.
Napoli, secondo tempo imbarazzante
Il 3-1, a inizio ripresa, è stato un altro attestato del nulla della fase difensiva partenopea. Un’azione alla mano, in velocità, la squadra di Conte non ci ha capito niente. E dire che il Napoli era andato in vantaggio con un bel colpo di testa di McTominay su cross di Spinazzola. Poi, l’autorete di Buongiorno, quindi il gol zemaniano di cui abbiamo parlato. E quindi il buio. Nel buio, al minuto 80, è arrivato il raddoppio di Man (sì, quello del Parma) sui Milinkovic ha dormito o era coperto (il risultato è lo stesso). All’86esimo l’inutile doppietta personale di McTominay. Prima del quinto e del sesto gol del Psv.
Il secondo tempo è stato semplicemente imbarazzante. Gli olandesi hanno giocato al tiro al bersaglio. Hanno colpito un palo esterno. Altri tiri sono stati respinti in area di rigore. A questo punto dovremmo parlare di qualche singolo ma sarebbe un accanimento. Sì De Bruyne è stato nullo ma non che altri se la siano cavata meglio. Benino Spinazzola, il lampo di McTominay, poco altro. Lucca si è fatto anche espellere.
Del Napoli che ha vinto lo scudetto, non è rimasto quasi più niente. Non parliamo di gioco. Parliamo di carattere, di atteggiamento, di capacità di soffrire. Conte saprà certamente quello che sta facendo. Noi fatichiamo a riconoscerlo. Sia guardando il suo Napoli in campo. Sia ascoltando le sue dichiarazioni. Speriamo che torni in sé. Il Conte fautore del calcio contemporaneo non ci piace per niente.