De Bruyne si opera domani mattina in Belgio (Gazzetta)

Stesso infortunio di Lukaku ma lui ha scelto il percorso opposto. Si opera, come nel 2023. Il suo 2025 è finito, se ne riparla l'anno prossimo

De Bruyne

Dc Napoli 05/10/2025 - campionato di calcio serie A / Napoli-Genoa / foto Domenico Cippitelli/Image Sport nella foto: Kevin de Bruyne

De Bruyne si opera domani mattina in Belgio (Gazzetta)

De Bruyne ha deciso, ha scelto la via opposta a quella di Lukaku: niente terapia conservativa, si opererà un’altra volta, come nel 2023. Ne scrive la Gazzetta dello Sport con Antonio Giordano:

Contro il destino, si è fatalmente perdenti, però per fronteggiare le prognosi certo non per sfidarle – alternative ne esistono: Romelu Lukaku, per l’identico accidente ma alla coscia sinistra, scelse la terapia conservativa; De Bruyne, dinnanzi al bivio, ha imboccato l’altro percorso, quello già affrontato nel 2023, e che stavolta richiederà lo stesso coraggio per non restare travolto dalla tristezza e dal pessimismo: il suo 2025 è finito al minuto 33 di Napoli-Inter, nell’istante in cui ha calciato il rigore dell’1-0. E allora, avendo avuto esperienza, KDB non ha voluto sprecare neanche un nanosecondo e ha stilato il proprio programma immediatamente: intervento chirurgico, senza se e senza ma, in Belgio, domattina.

Lo specialista in medicina dello sport sull’infortunio di De Bruyne: «È importante il punto di lesione del muscolo, se coincide col precedente»

Sky Sport intervista in studio il prof. Fabrizio Tencone, specialista in medicina dello sport, direttore del centro Isokinetic di Torino, per capire quanto può essere un’aggravante una ricaduta in un infortunio come quello di Kevin De Bruyne.

«Abbiamo poche informazioni, sappiamo che è uno troppo, abbiamo visto come è uscito dal campo e che ha dovuto aiutarsi con le stampelle, quindi i segni di gravità ci sono tutti. Però non abbiamo un’idea precisa del punto di rottura del muscolo, il muscolo bicipite è un muscolo posteriore della coscia che da dalla parte sotto il gluteo fino al ginocchio, è lungo. Dobbiamo capire se la lesione è negli stessi punti dove era stato operato o se è più in alto o più in basso, questo cambia un po’ la prognosi e anche la scelta delle chirurgia o non della chirurgia».

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Se lo strappo è nello stesso punto si ricorre alla chirurgia

«Non è detto che la questione sia questa. È il tipo di rottura, è chiaro che se si rompe sempre allo stesso punto anche la qualità del tessuto muscolare perde. Perciò capire bene quello è fondamentale. È un infortunio dei più gravi del muscolo che nel calcio è il più frequentemente danneggiato. È il muscolo he nelle classifiche degli infortuni del calcio è il più frequente e tra l’altro è il più frequente anche nelle recidive. Il muscolo è un pezzo di carne perciò quando c’è una lesione è al carne che si strappa un pochino oppure si strappa del tutto e inquietante questi casi stremi si ricorre alla chirurgia che è una chirurgia di sutura».

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Sui tempi di recupero

«Nel caso migliore il tempo dovrebbe essere di 4 mesi. Se si tratta dell’ennesimo infortunio la riparazione chirurgica rinforza di più la zona. Non cambia molto i tempi di recupero».

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