Processo Maradona, Gianinna piange e accusa: «I medici ci hanno presi in giro»
La testimonianza della figlia di Diego: "Ci hanno teso una trappola, una messinscena per noi, per ottenere ciò che volevano, per tenere papà da solo, in un posto buio e brutto"

archivio storico Image Sport / Napoli / nella foto: Diego Armando Maradona foto Imago/Image Sport
Prosegue tra le lacrime il processo per la morte di Diego Armando Maradona. Ieri – racconta Le Parisien – è stato il momento, drammatico, della testimonianza della figlia Gianinna. Che “in quasi sette ore di udienza, interrotte da singhiozzi e da un fiume di lacrime, Gianinna, 35 anni, ha descritto la sensazione di essere stata poco informata, tenuta a distanza, persino denigrata, dal team di medici e assistenti che ora è sotto processo”, scrive il quotidiano francese.
“Penso che fosse una trappola, una messinscena che loro (l’équipe medica) hanno messo in atto per noi, per ottenere ciò che volevano, per tenere papà da solo, in un posto buio e brutto“.
Gianinna non ha spiegato quali riteneva fossero le motivazioni degli imputati. Ma all’inizio del processo, il suo avvocato, Fernando Burlando, ha sottolineato l'”interesse pecuniario” del team, un aspetto che secondo lui rappresenta il “lato B” del processo per negligenza.
Nella sua testimonianza Gianinna ha espresso il suo risentimento nei confronti di uno degli imputati, Leopoldo Luque, all’epoca medico personale di Maradona e, secondo la testimonianza al processo, il principale decisore in quelle settimane fatali, insieme alla psichiatra Agustina Cosachov.
Gianinna non è riuscita a trattenere le lacrime quando in tribunale è stata trasmessa la registrazione di un incontro tra l’équipe medica di Maradona, la sua famiglia e alcuni dei suoi amici più intimi, in cui si discuteva della decisione di convalescenza a casa o in una struttura, secondo la raccomandazione della clinica che lo aveva operato.
“Mi fa tanto male”, si è scusata. “Tutti queste discussioni mi sembrano così ingiuste, tutto ciò che è stato promesso e non è mai stato mantenuto (…) Ho l’impressione che sia stata una manipolazione orribile (…) un mossa disastrosa”.