Lahyani l’arbitro di tennis più forte del blackout in Spagna: arbitra da solo, senza falco, con carta e penna
A Madrid ha chiuso il match di Arnaldi nel buio tecnologico, senza giudici di linea. In un match che passerà alla storia

MONTREAL, QUEBEC - AUGUST 09: Chair umpire Mohamed Lahyani watches over the match between Benoit Paire of France and Yoshihito Nishioka of Japan during Day 4 of the National Bank Open at Stade IGA on August 9, 2022 in Montreal, Canada. Minas Panagiotakis/Getty Images/AFP Minas Panagiotakis / GETTY IMAGES NORTH AMERICA / Getty Images via AFP
Lahyani l’arbitro di tennis più forte del blackout in Spagna: arbitra da solo, senza falco, con carta e penna
Ora voi ve lo dovete immaginare, perché non ci sono highlights, immagini, niente di niente. Ma è andata così: Arnaldi ha battuto Dzumhur al Masters 1000 di Madrid mentre attorno a lui il mondo si spegneva. Il blackout in Spagna e portogallo ha mandato in tilt mezza Europa ma non il giudice di sedia, il leggendario Mohamed Lahyani. Il quale non s’è arreso alla disconnessione totale: ha arbitrato alla vecchia maniera, senza Falco, senza Var, ma pure senza i giudici di linea che ormai non ci sono più. Per cinque game, quando Arnaldi vinceva 6-3 3-2, ha chiamato tutti i punti da solo, se li è segnati a penna. Chiudendo una partita che suo modo resterà alla storia: l’unica andata avanti del torneo.
Eurosport lo definisce un arbitraggio “analogico”. Cosa sia successo in quei cinque game finali, nel buio tecnologico lo ha raccontato Federico Ferrero, telecronista di Eurosport e Sky Sport, che stava commentando il match. In uno studio Sky, Ferrero ha spiegato come Lahyani abbia arbitrato senza supporto tecnologico, né altro. Come in un torneo dei circuiti minori.