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Oggi Alain Delon non chiamerà per gli articoli che pubblichiamo su di lui (Le Parisien)

È morto a 88 anni, ben più che un attore: un’icona del Novecento. Caratteraccio, capriccioso, bellissimo, aveva una passione per i criminali

Oggi Alain Delon non chiamerà per gli articoli che pubblichiamo su di lui (Le Parisien)
French actor Alain Delon poses on April 18, 1988 aboard an Alphajet from the French Air Force Patrouille de France in Salon-de-Provence. (Photo by Jacques DEMARTHON / AFP)

Oggi Alain Delon non chiamerà per gli articoli che pubblichiamo su di lui . È il modo in cui Le Parisien rende omaggio al grande attore francese, vera e propria icona del proprio tempo e non solo, che è morto all’età di 88 anni.

Scrive Le Parisien:

Oggi non chiamerà. Era un rituale: ogni volta che pubblicavamo un articolo su di lui, Alain Delon chiamava per ringraziare. Numero nascosto, ma voce inimitabile, profonda, incandescente, magnetica. Nonostante le centinaia di copertine di riviste che hanno segnato la sua carriera, il vecchio leone godeva sempre quando il suo volto era immortalato in prima pagina. Spesso ci rimproverava dolcemente perché lo avevamo definito attore di commedia. Ancora ci ripeteva: «Un attore recita, un attore vive i suoi ruoli. Questo è ciò che fa la differenza tra Jean-Paul (Belmondo) e me».

Se l’articolo veniva accolto da un silenzio assordante, è perché Delon era arrabbiato. Contrariato o addirittura ferito da una parola, una foto o una didascalia. Ma oggi, Alain Delon non chiamerà, perché è appena morto. I suoi figli, Alain Fabien, Anouchka e Anthony, che lui ha aspramente criticato negli ultimi mesi, lo hanno annunciato in un comunicato stampa all’Afp. “È morto serenamente nella sua casa di Douchy (…) La famiglia vi implora di rispettare la sua privacy, in questo momento di lutto estremamente doloroso», scrivono.

Le Parisien ricorda alcuni dei suoi 88 film tra cui L’eclisse, Rocco e i suoi fratelli, Il Gattopardo, Borsalino, La piscina, e tanti tanti altri.

Le Parisien sottolinea che Alain Delon ha collezionato ruoli, ma non trofei. Solo un premio César, quello per il miglior attore nel 1985 per “La nostra storia” di Bertrand Blier. Poi nel 2019 ricevette la Palma d’oro alla carriera a Cannes.

Scrive Le Parisien:

È stato molto più di un attore, Alain Delon era un mito, un’icona, un eroe francese il cui volto e nome hanno fatto il giro del mondo. Una “bellezza del diavolo” che, all’età di 74 anni, è diventata il volto di un marchio di profumi grazie a foto risalenti agli anni ’60. Come se, da allora, nessun altro volto avesse eguagliato questa perfezione, questa grazia felina e misteriosa. 

L’immancabile passaggio sui suoi numerosi amori, innanzitutto quello a prima vista per Romy Schneider nel 1958. Le sue amicizie con canaglie o veri e propri criminali (Milosevic, Markovich, Marcantoni, Hornec …).

La sua reputazione di attore tempestoso, ombroso e capriccioso, i suoi litigi pubblici con i figli Anthony e Alain-Fabien e le sue dichiarazioni tonanti hanno completato il quadro e reso Alain Delon un personaggio affascinante, adorato e odiato.

Per alcuni anni, l’attore si era ritirato dai set. Diceva di non conoscere né amare il cinema attuale, non riusciva a trovare eredi in Deray, Verneuil, Melville o Visconti. 

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