Il Brest è arrivato terzo in Ligue1. Il Napoli si conferma squadra aggressiva e reattiva. Conquista palla e riparte. Aspettando il centravanti
Ahhhhhh come riparte il Napoli di Conte: 1-0 al Brest (terzo lo scorso anno in Ligue1) con gemma di Raspadori.
Il Napoli batte 1-0 il Brest che non è la squadra di Querelle ma una formazione che lo scorso anno è arrivata terza in Ligue1 e quindi giocherà la Champions League. Amichevole impegnativa. Il Napoli ha superato la prova, non solo per il punteggio finale ma anche per il volto mostrato in campo. E, come abbiamo scritto già l’altra volta, si vede che il Napoli è una squadra allenata da Conte. I cosiddetti principi di gioco (come dicono quelli che pensano di conoscere il calcio) sono chiari: il Napoli è una testuggine sempre pronta a ripartire. Punta alla riconquista del pallone, è sempre teso ad aggredire e ripartire in velocità. Le azioni più pericolose sono nate sempre così. Sono ripartenze. Contropiedi. Orrore!!!! In una di queste ripartenze il Napoli ha segnato. Al 41esimo del primo tempo. Pallone recuperato, smistato al biondo Mazzocchi che ha alzato la testa e lanciato verso Raspadori che appena dentro l’area ha controllato col destro, e di sinistro ha segnato in diagonale. Grande gol.
Centravanti, quindi, ha giocato Raspadori. Conte ha capito l’antifona. Rischia di invecchiare aspettando che si risolva la questione Osimhen e stavolta ha optato per Raspa. Bene ha fatto. Francamente Cheddira ci sembra ancora acerbo per il Napoli. Con tutto il bene ma non è cosa. Ci sembra nettamente dietro a Simeone e Raspadori.
Conte stavolta non ha fatto giocare 45 minuti i titolari e 45 le riserve. Ha tenuto i titolari in campo 67 minuti. Poi è cominciato il valzer delle sostituzioni.
I titolari del Napoli hanno giocato 67 minuti
Questa la formazione iniziale: Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno; Mazzocchi, Lobotka, Anguissa, Spinazzola; Politano, Kvaratskhelia, Raspadori. Dal 67′, invece il Napoli ha giocato così: Caprile; Di Lorenzo, Juan Jesus, Natan; Zerbin, Cajuste, Folorunsho, Mario Rui; Ngonge, Kvara; Simeone. Kvara ha giocato una decina di minuti in più. Di Lorenzo ha giocato 88 minuti.
Il Napoli ha colpito anche due pali, uno per tempo: uno con Spinazzola (che si è divorato il gol da due metri), l’altro con Kvaratskhelia con il tiro a giro. Kvara ottimo come nel primo test. Bene anche Lobotka. Bene persino Mazzocchi a destra nonostante i limiti tecnici.
Aspettando Lukaku e altri, il Napoli si conferma testuggine anche se qualche sbandamento difensivo c’è stato, come qualche pallone sanguinoso perduto sulla nostra tre quarti. Ci può stare perché il Brest è più forte dei campioni d’Albania dell’Egnatia.
Prossimo test: sabato sera contro il Girona. Poi, nulla più fino al 18 agosto quando si giocherà Verona-Napoli (in realtà ci sarà la Coppa Italia il 10 agosto contro il Modena). Per quella data Conte avrà il centravanti? E magari un altro paio di giocatori di spessore?