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Spalletti fa finta di arrabbiarsi ma questo Napoli sa vincere dosando le energie

Batte lo Spezia col minimo sforzo eppure vince 3-0. Non ha più l’ansia di dimostrare. Come le grandi squadre. Osimhen capocannoniere senza rigori

Spalletti fa finta di arrabbiarsi ma questo Napoli sa vincere dosando le energie
Napoli's Nigerian forward Victor Osimhen (C) celebrates after scoring during the Italian Serie A football match between Spezia and Napoli on February 5, 2023 at the Alberto-Picco stadium in La Spezia. (Photo by Alberto PIZZOLI / AFP)

È ormai da qualche giornata che è avvenuta la mutazione del Napoli. Luciano Spalletti grida in panchina, e un po’ si lamenta a fine partita ai microfoni. Vorrebbe di più dalla squadra, che la palla girasse più velocemente. Che il Napoli giocasse più minuti ad alta intensità. Lo aveva detto chiaramente al termine della partita con la Roma. Invece in campo il Napoli è sempre padrone della situazione. Non ha più bisogno di giocare sempre a tutta. Di mostrare e dimostrare la propria forza. Ha interiorizzato i momenti della partita. E oggi lo ha confermato sul campo dello Spezia. Il Napoli ha vinto 3-0 e ha segnato i primi due gol approfittando di due disattenzioni degli avversari che pure hanno giocato un discreto primo tempo.

Così si comportano le grandi squadre, le squadre dominanti. Ed è arduo non definire dominante la squadra che in questo momento guida il campionato di Serie A con sedici punti di vantaggio. È l’atteggiamento tipico dei fuoriclasse che sanno quando accelerare per chiudere la pratica. Perché la stagione è lunga. E sarebbe assurdo giocare ogni partita a tutta. Il Napoli ha due obiettivi, non solo uno. C’è il campionato italiano e c’è la Champions in cui quest’anno gli azzurri hanno la possibilità di superare le loro colonne d’Ercole ossia gli ottavi di finale dove sono sempre andati a infrangersi.

Rimanendo a Spezia-Napoli, la partita è stata decisa nella ripresa. Che gli azzurri hanno cominciato con Politano al posto di Lozano. E dopo 15 secondi proprio per chiudere su Politano, Reza ha commesso un ingenuo fallo di mano in area. Finalmente sul dischetto è andato Kvaratskhelia (ci abbiamo messo sette mesi ma meglio tardi che mai) e il georgiano ha segnato l’1-0. Il resto è stato come da copione. Col Napoli che ha continuato a trotterellare in attesa del momento giusto per affondare. Il primo 2-0 è stato annullato per una strattonata a Caldara (maglia tirata, forse in Premier il gol lo avrebbero concesso). Il secondo è stato la fotografia di quel che stiamo dicendo. Lo Spezia si impappina in area su un pallone comodo, lo alza e sulla palla vagante si avventa Osimhen che anticipa difensore e portiere: 2-0. Poi Victor ha segnato anche il terzo che Kvara gli ha servito su piatto d’argento a porta vuota. Sedici gol in ventuno giornate: capocannoniere senza tirare i rigori.

C’era una volta il Napoli che aveva l’ansia di dimostrare e che magari finiva con l’infrangersi contro le cosiddette piccole. Questo Napoli ha il pilota automatico, sa sempre cosa fare e quando farlo. E i meriti vanno a Luciano Spalletti anche se lui vorrebbe (o fa finta di volere) che la squadra andasse sempre a tavoletta. Se il Napoli non lo fa è perché vuole arrivare lontano.

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