Una decisione concordata con i legali del portoghese. I magistrati si preparano ad ascoltare la versione di CR7 sulla questione relativa alla manovra stipendi
Inchiesta Prisma, i pm di Torino hanno avviato la rogatoria per ascoltare Ronaldo (Gazzetta)
I magistrati di Torino che indagano sulla Juventus hanno avviato la rogatoria per ascoltare Cristiano Ronaldo. Lo scrive la Gazzetta dello Sport.
“Cristiano Ronaldo ha aperto la porta alla Procura di Torino e adesso i magistrati si preparano ad ascoltare l’ex stella bianconera, attualmente protagonista in Arabia Saudita con l’Al-Nassr, nell’ambito dell’inchiesta Prisma, che indaga sui conti della Juventus dal 2018 al 2021. I pm di Torino (Mario Bendoni, Ciro Santoriello e l’aggiunto Marco Gianoglio), i quali nei mesi scorsi hanno sentito tutti i giocatori bianconeri tranne il portoghese sull’ormai famosa “manovra stipendi”, hanno mosso i primi passi concreti in direzione del cinque volte Pallone d’Oro. La Procura di Torino ha infatti informato i legali italiani di CR7 – John Shehata e Salvatore Pino – di avere avviato l’istanza di rogatoria internazionale con le autorità arabe e portoghesi. Un passo importante, concordato con lo staff di Ronaldo. Già, perché Cristiano, oltre a non avere nulla da nascondere, vuole capire come mai non gli sono stati ancora pagati dalla Juve i 19,9 milioni legati alla seconda manovra stipendi (2020-21)”.
Qualche giorno fa, Libero, a proposito della volontà dei magistrati di incontrare Ronaldo, scriveva:
In questi mesi il campione è stato contattato più volte dalla magistratura torinese che intendeva e intende ascoltarlo come testimone, ma Ronaldo ha sempre (almeno finora) declinato l’invito. La scorsa settimana, invece, c’è stata la disponibilità per un breve colloquio che, in un primo tempo, era stato organizzato all’aeroporto Levaldigi di Cuneo, dove si sarebbero dovuti recare i magistrati per incontrare CR7 in scalo per pochi minuti. Poi il cambio di programma perché il colloquio non sarà così breve e l’ipotesi del “Sandro Pertini” sarebbe diventata la più probabile e gradita ad entrambi. Ai i magistrati, perché lo scalo si trova a pochi chilometri da Torino; a Ronaldo e al suo clan, perché nel programma potrebbe rientrare la sosta al “La Credenza” di San Maurizio Canavese dove, quando vestiva la casacca bianconera, Ronaldo e Georgina vi si recavano frequentemente.