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Quando parla il campo, il Napoli va decisamente meglio: 4-1 al Perugia, altra perla di Kvaratskhelia

Partita vera degli umbri, gli azzurri confermano di essere solidi (ma non ditelo ai Nigel Farage del tifo napoletano) in attesa del mercato. Bene Politano

Quando parla il campo, il Napoli va decisamente meglio: 4-1 al Perugia, altra perla di Kvaratskhelia
Db Dimaro (Tn) 17/07/2022 - amichevole / Napoli-Perugia / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Khvicha Kvaratskhelia

Il Perugia non è l’Anaune. Gioca in Serie B, è allenata da un signor tecnico come Castori. A Dimaro ha giocato una partita aggressiva – per certi aspetti fin troppo -, e ha rappresentato un test attendibile per essere la seconda amichevole di stagione del Napoli. Test che la squadra di Spalletti ha superato brillantemente al di là del risultato finale: 4-1. Gol di Kvaratskhelia, Anguissa, Politano e Petagna al 90esimo su rigore. Sul 2-0 il gol del Perugia.

Quando si gioca, il Napoli va meglio. Finisce il tempo delle chiacchiere e parla il campo. E il Napoli mostra di essere una squadra solida, forte. Guai a dirlo, a Napoli si rischia il linciaggio se osi dire che la squadra è competitiva. Il popolo dei capiscer piange le partenze di Insigne e soprattuto Mertens. Comprensibile l’amarezza per Koulibaly che però voleva andar via, è andato in un top club e guadagnerà 9,5 milioni di euro netti all’anno. È enorme il prezzo da pagare all’incompetenza calcistica della piazza. Del resto ci si dimentica troppo facilmente che questa squadra è arrivata terza in campionato (con tanto di contestazione, of course) dopo aver lottato per lo scudetto.

Kvaratskhelia ovviamente va per la sua strada e i suoi 45 minuti sono sempre un bel vedere. È lui che accende il Napoli al quarto minuto con una rete d’alta scuola, da calcio d’altri tempi. Fraseggio con Fabian a tre quarti di campo, poi uno-due con Osimhen che gliela restituisce benissimo: il georgiano entra in area in corsa, stoppa di coscia sinistra, se la sistema sul destro e batte il portiere in uscita. Grande gol anche se si tratta di amichevole estiva. Va da sé che se fosse stato un acquisto di una delle tre squadre del Nord, saremmo già agli speciali a reti unificate.

Quella col Perugia è una sfida diversa da quella contro i dilettanti dell’Anaune. Il Perugia pressa alto, prova a soffocare la manovra del Napoli e spesso ci riesce. Vengono subiti colpiti duro sia Osimhen sia Kvaratskhelia (che procura l’ammonizione). Il georgiano quando parte, mette sempre paura. Sulla destra Lozano ha meno dimestichezza col pallone, Osimhen non ha tanti palloni. In mezzo al campo tutto ruota attorno a Lobotka. Fabian è in evidente ritardo di preparazione atletica (ovviamente) mentre Anguissa già sta bene ed è lui a segnare il 2-0. Ci starebbe anche un rigore per fallo su Fabian ma l’arbitro non la pensa così.

Molto bene Mario Rui, anche Juan Jesus difensore sottovalutato che invece rappresenta un’ottima alternativa come ha dimostrato la scorsa stagione. Nella ripresa cambia tutto in attacco e non solo. In apertura il Perugia accorcia le distanze approfittando di una respinta sbagliata di Zanoli. Poi, però, ci pensa Politano che ha voglia di mettersi in luce. Segna un gol quasi alla Kvara (quasi), comunque un bel gol: uno-due, supera due uomini in area e la appoggia sul secondo palo. Nel finale, rigore conquistato e realizzato da Petagna.

Quest’amichevole serve a ricordare che la base del Napoli è solida. Ovviamente la squadra è da completare (così come la preparazione) ma non è certo il disastro raccontato (o meglio, strillato) dai Nigel Farage del tifo napoletano.

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