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Albiol: «Nel calcio puoi essere nervoso, ma non per la paura. È adrenalina, voglia di scendere in campo»

Alla Uefa: «Abbiamo dimostrato che i soldi e i campioni non sono l’unico modo per vincere. Con impegno, dedizione e spirito di squadra si possono fare grandi cose»

Albiol: «Nel calcio puoi essere nervoso, ma non per la paura. È adrenalina, voglia di scendere in campo»
Monaco 12/04/2022 - Champions League / Bayern Monaco-Villarreal / foto Imago/Image Sport nella foto: Raul Albiol

Dopo City-Real, stasera si torna in campo per l’altra semifinale di Champions, turno di andata, tra Liverpool e Villarreal. Il sito della Uefa ha intervistato il capitano del Villarreal, Raúl Albiol.

Racconta la sera dell’eliminazione del Bayern:

«Siamo molto contenti per tutto il lavoro fatto nelle due partite e per aver sofferto come una vera squadra. È bello vedere i tuoi compagni lavorare e soffrire fianco a fianco, per poi vivere una notte speciale come quella a Monaco. Nello spogliatoio, Étienne Capoue ballava e tutti festeggiavano. Pensavamo di poter eliminare il Bayern e questo la dice lunga su quanto siamo competitivi. Ora affrontiamo una grande avversaria, ma cerchiamo di andare avanti e sogniamo la finale».

Sulla sfida contro il Liverpool:

«Più vai avanti, più il livello è alto, come nei videogiochi. Alla fine, se vuoi vincere devi finire gioco, no? Il Liverpool è una squadra difficilissima, è tornata ai livelli di quando ha vinto sia la Champions che la Premier. L’anno scorso è calato un po’, ma quest’anno è tornato. Sarà molto difficile, ma una semifinale di Champions League è così. Se ho paura? No, per niente. Nel calcio puoi essere nervoso, ma non per la paura. È adrenalina, è la voglia di scendere in campo e giocare. È fantastico giocare una semifinale di Champions League ad Anfield. Vivere un’esperienza del genere in quello stadio sarà fantastico».

Cosa vuol dire giocare la Champions dopo aver vinto l’Europa League?

«L’Europa League ci ha aiutato molto per l’esperienza in Champions League. Non sono allo stesso livello, ma l’anno scorso abbiamo iniziato a essere competitivi e a saper giocare nella fase a eliminazione diretta. Eliminando Juve e Bayern, abbiamo dimostrato che abbiamo personalità e sappiamo soffrire, perché abbiamo superato momenti difficili. Vincere il primo titolo europeo del club è stato storico, ma anche la sfida contro il Liverpool potrebbe esserla. Dobbiamo fare del nostro meglio nelle due partite e dare tutto per scrivere un altro capitolo di storia. Arrivare in finale di Champions sarebbe storico per il club e per una piccola città come Villarreal».

Non servono necessariamente soldi e campioni per vincere, il Villarreal lo dimostra.

«Significa che con l’impegno, la dedizione e lo spirito di squadra puoi fare grandi cose e che i soldi e i campioni non sono l’unico modo per vincere. Alla fine siamo un gruppo di giocatori di buon livello, che vogliono crescere e migliorarsi, che lavorano sodo e passano molte ore a prepararsi per ogni partita. Ora possiamo crederci. Sarebbe un sogno giocare la finale di Champions League con il Villarreal, una squadra molto umile e laboriosa che ha lottato per rimanere nell’élite. La famiglia Roig si è impegnata molto, ha vissuto momenti molto felici e molto difficili. Una squadra proveniente da una città di 50.000 abitanti che arriva in finale di Champions League diventerebbe una pietra miliare nella storia del calcio, una cosa che ricorderebbero non solo i tifosi del Villarreal, ma anche molti appassionati».

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