Il Telegraph: «Basta mezze misure, Medvedev va escluso da Wimbledon»
"E' lo sportivo russo più famoso, dovesse vincere Putin ne farebbe propaganda. L'isolamento funziona solo se è tutto compreso"

Melbourne (Australia) 30/01/2022 - Australian Open / Nadal-Medvedev / foto Imago/Image Sport nella foto: Daniil Medvedev
La storia a volte prende in contropiede. Quando Daniil Medvedev andò in conferenza stampa agli Australian Open minacciando di restare a giocare i tornei russi invece di dover sopportare il comportamento ostile e cafone del pubblico, nessuno avrebbe pensato che quasi quasi di lì a poco gli sarebbe toccato per questioni diplomatiche internazionali. Ora il quasi-numero 1 tennis mondiale (perderà il primato nell’aggiornamento Atp di lunedì) teme di non poter giocare a Wimbledon a causa dell’attacco della Russia all’Ucraina. E il Telegraph dice che forse è proprio la cosa giusta: escluderlo.
Perché – scrive Oliver Brown – dopotutto, è il rappresentante sportivo più in vista di un Paese che commette atrocità contro il suo vicino. Il fatto che non possa competere sotto la bandiera russa non ha senso, dato che un trionfo sia agli Open di Francia che a Wimbledon sarebbe inevitabilmente trasformato in un colpo di stato di propaganda per Putin”. E poi “i suoi commenti sul conflitto fino ad oggi sono stati banali, limitati alla retorica del “niente guerra” che offende i giocatori ucraini per i quali la guerra è una realtà orribile e non provocata”.
“Le mezze misure non funzionano. Puoi provare a costringere Medvedev a rinnegare Putin, ma se non ci crede – e l’esposizione, fino a poco tempo fa, delle bandiere russe sui suoi account sui social media suggerisce un uomo poco propenso – è inutile”.
Non ammettere Medvedev pare “l’unica opzione praticabile. L’isolamento sportivo riesce quando è ‘tutto compreso‘”. Questa “non è una prescrizione vendicativa del commentatore occidentale. Piuttosto, è il consiglio esplicito del CIO”.