In conferenza stampa. «Solo quando giocavo riuscivo ad estraniarmi. Sono convinto che la guerra non possa essere l’unico modo per risolvere i problemi»
Il tecnico del Bologna Sinisa Mihajlovic, intervenuto in conferenza stampa per presentare la gara tra i felsinei e la Salernitana, valida per la ventisettesima giornata di Serie A, ha fatto alcuni riferimenti alla situazione Ucraina, che dopo l’attacco militare della Russia tiene in ansia il mondo.
Ho letto una frase. Diceva così: quando la guerra si fa tra i ricchi, sono i poveri a morire. Ecco, io sono convinto che la guerra non possa e non debba essere l’unico modo per risolvere i problemi. Ricordo che quando vincevo la Coppa dei Campioni c’era la guerra, che quando vincevo il campionato con la Lazio bombardavano il mio paese. E ricordo che quando giocavo riuscivo a non pensare alla guerra, a quello che stava succedendo. Era l’unico momento in cui ci riuscivo e soltanto in quel momento ero felice. Questi sono i veri problemi. E non è facile riuscire a estraniarsi dai problemi. Quello che mi ha dato fastidio è che quando c’è una novità, una guerra, se ne parla tutti i giorni. Spesso poi succede che dopo un mese si finisce per non parlarne più. Tutti dobbiamo cercare di dare un contributo, sperare che sia una cosa che finisca presto. È una cosa più grande di noi.
