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Messaggero: dopo le sconfitte, i calciatori della Roma evitano di passare davanti all’ufficio di Mourinho

Lo sfogo del tecnico ha acuito gli attriti tra una parte della squadra e il tecnico. I giocatori si chiedono chi abbia spifferato tutto alla stampa 

Messaggero: dopo le sconfitte, i calciatori della Roma evitano di passare davanti all’ufficio di Mourinho
Roma 31/10/2021 - campionato di calcio serie A / Roma-Milan / foto Image Sport nella foto: Jose' Mourinho

Lo sfogo di Mourinho dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia contro l’Inter non ha lasciato ovviamente indifferenti i calciatori della Roma. Il Corriere dello Sport scrive che ieri, a Trigoria, tra tecnico e squadra è andato in scena un confronto “sobrio”.

“I giocatori sono abbastanza abituati alle scariche di adrenalina di Mouriho, perciò non sono troppo turbati dalle parole. Ieri peraltro il confronto a Trigoria è stato assolutamente sobrio. Alcuni sono semmai infastiditi dal fatto che siano finiti sul nostro giornale, alimentando il malcontento della tifoseria. I principali referenti di Mourinho nello spogliatoio, tuttavia, si sobbarcheranno il compito di reagire in modo costruttivo: dal capitano Pellegrini, che contro il “suo” Sassuolo torna titolare, a Cristante e Mancini, proveranno a trascinare il plotone dalla parte giusta. Con l’allenatore, per forza”.

Il Messaggero scrive che, soprattutto, i giocatori si chiedono chi abbia raccontato l’accaduto alla stampa.

“«Cose da spogliatoio» che come tali dovevano rimanere entro le quattro mura. E invece, il fatto che siano finite in pasto ai media, non è piaciuto alla squadra. La domanda che circolava ieri al Fulvio Bernardini, è chi poteva trarre giovamento a far trapelare una cosa così intima che andava a ledere esclusivamente la reputazione dei giocatori stessi, ritenuti gli unici colpevoli dell’eliminazione dalla coppa Italia. Non certo loro. Un attrito che si somma alle perplessità di alcuni elementi della rosa sulla gestione troppo ‘muscolare’ del portoghese. Si racconta che dopo una sconfitta, i calciatori evitino addirittura di passare davanti al suo ufficio. Insoddisfazione che si allarga anche ad alcune scelte tecniche e metodologie di campo, ritenute ormai sorpassate”.

 

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