Due a zero a Milano e tanti saluti. Vi racconteranno che l’Inter avrebbe meritato di più. La realtà è che il sistema è al collasso ma tutti – media in testa – si comportano come l’orchestra del Titanic

Vi racconteranno che la punizione è troppo severa per l’Inter. Che l’Inter ha messo alle corde il Liverpool. Che avrebbe meritato di passare in vantaggio. E tutta una sfilza di dichiarazioni improntate al detto napoletano “se mio nonno avesse avuto il troll(ey), sarebbe stato un tram”. Vi parleranno della traversa colpita da Calhanoglu nel primo tempo. La realtà è che il Liverpool ha vinto a San Siro 2-0. Che, come spesso accade, la squadra più forte riesce a dosare le proprie energie, lascia sfogare la provinciale e alla prima occasione la castiga. Come ha fatto la squadra di Klopp prima con il colpo di testa di Firmino al 75esimo e poi con la girata di Salah in area all’83esimo.
L’Inter ben rappresenta il calcio italiano che ha il Milan fuori dalle coppe, l’Inter con un piede e mezzo fuori dalla Champions, il Napoli impegnato domani col Barcellona e la Juventus che attende il Villarreal in Champions.
Il calcio italiano, lo ripetiamo da anni, è poca cosa. È da anni su un piano inclinato. Tutti fanno finta che non sia così. Il pastrocchio di questi giorni sulla presidenza della Lega Serie A non è che l’ennesima dimostrazione di una sistema ormai alla frutta. Il presidente di Confindustria che spera di diventare presidente della Lega Serie A. I dati di ascolto tv che sono in picchiata. La totale assenza di un chiaro sistema si regole sui bilanci dei club. E con la Nazionale che rischia seriamente di restare fuori dal Mondiale. Aggiungiamoci un sistema mediatico che ormai non dice più nulla. Ha paura di tutto. È un po’ come l’orchestra del Titanic.