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Gravina: «Pronta la candidatura dell’Italia per Euro 2028. C’è grande fermento per rinnovare le infrastrutture»

In conferenza stampa dopo il Consiglio federale. «Balotelli? Con lui un bel rapporto sul piano umano, sul piano tecnico fiducia in Mancini»

Gravina: «Pronta la candidatura dell’Italia per Euro 2028. C’è grande fermento per rinnovare le infrastrutture»
Firenze 11/11/2020 - amichevole / Italia-Estonia / foto Insidefoto/Image Sport nella foto: Gabriele Gravina

Nella conferenza stampa tenuta oggi dopo il Consiglio Federale, il presidente della Figc Gabriele Gravina ha parlato della decisione di presentare la candidatura dell’Italia per ospitare gli Europei del 2028. Una candidatura che definisce seria e ponderata, decisiva anche per il rinnovamento delle infrastrutture.

Lo step decisivo per l’Europeo del 2028 è marzo. Prima dell’Esecutivo Uefa del 20 marzo presenteremo la nostra candidatura, che è aperta anche al 2032. Valuteremo una delle due opzioni.  Lo faremo in maniera seria e ponderata anche perché c’è un grande fermento di rinnovamento delle infrastrutture. Penso ad esempio a Firenze, Cagliari, Bologna e Bari.

Sul Mondiale ogni due anni, Gravina la pensa molto diversamente da Infantino:

Mi attengo ai numeri del Comitato Esecutivo della Uefa, che ritengono sia un danno irreparabile per il mondo del calcio. Capisco il concetto di solidarietà  ma si può garantire in altri modi senza intaccare il valore delle competizioni.

Dichiarazioni anche sul tavolo tecnico richiesto al Governo.

Il mondo del calcio si deve presentare in modo coerente e con un piano industriale. Ci deve essere grande senso di responsabilità perché non voglio solo chiedere ristori. Credo sia un nostro diritto chiedere le forme di agevolazioni che abbiamo richiesto ma è altrettanto doveroso presentarsi con presupposti che creino prospettive diverse

Infine, il presidente della Figc ha commentato anche il ritorno di Mario Balotelli in Nazionale.

Ho accolto bene la convocazione di Mario così come tutte le convocazioni. Balotelli ha iniziato con me nell’U21. Con lui ho sempre avuto un bel rapporto sul piano umano. Sul piano tecnico ho grande fiducia in quello che fa Mancini. Non posso che condividere le sue scelte, come quelle fatte sui tanti giovani. 

 

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