In conferenza: «Si parla tanto di turnover, ma è normale ogni tanto far rifiatare qualcuno. Kjaer? Se l’infortunio sarà lungo andremo sul mercato»
L’allenatore del Milan, Stefano Pioli, ha presentato in conferenza stampa la sfida di domani contro la Salernitana, in programma alle 15 a San Siro.
“Abbiamo fatto l’abitudine a questi incontri ravvicinati, abbiamo le nostre tempistiche. I tempi sono sempre corti, ma abbiamo studiato bene i nostri avversari, abbiamo cercato di recuperare energie e di preparare bene questa partita”.
Sull’infortunio di Kjaer:
“L’abbiamo vissuto con grande sconforto, conosciamo le qualità del giocatore e lo spessore della persona. La sua presenza in squadra è molto importante per carisma, personalità e il saper dire le cose al momento giusto. Siamo molto vicini a Simon, siamo preoccupati per lui, ma anche consapevoli che tutto andrà bene e che superare queste difficoltà perché è una persona forte”.
Su Leao:
“Il percorso è giusto, lui ha voglia di migliorare. Deve avere maggiore presenza e cattiveria in area di rigore, deve giocare con convinzione e forza. Deve attaccare di più la porta”.
Pellegri può giocare titolare?
“Pellegri è a disposizione e sta bene, così come Ibra. Poi vedremo chi partirà dall’inizio”.
Che partita sarà domani?
“La partita di domani è importante per dare continuità. Abbiamo un’altra occasione per dimostrare che siamo una squadra forte. L’avversario è difficile, molto fastidioso nella fase di non possesso, ti vengono a prendere con aggressività e convinzione. Sarà una partita che vogliamo fare bene”.
Hai già parlato con la società per il mercato di gennaio?
“Se lo stop di Kjaer sarà lungo potrebbe esserci bisogno di un nuovo innesto. Ma non vogliamo prendere solo per prendere, ma solo per migliorare la squadra”.
C’è il rischio di pensare al Liverpool?
“No assolutamente. Al Liverpool ci penseremo da domani sera. Mancano 20 giorni alla sosta di Natale, abbiamo quattro partite importanti. Sarà difficile, la Juventus ha superato con difficoltà la Salernitana. Nessuno di noi sta pensando alla Champions. Dobbiamo tornare a vincere con continuità per restare in alto in classifica”.
Che tipo di squadra siete?
“Ci sono squadre che possono aspettare, mentre ci sono squadre come la nostra che dobbiamo andare a mille all’ora. Ci piace il nostro modo di giocare, ma serve andare forte sempre. Per vincere le partite dobbiamo andare forte, vale a dire rubare in fretta la palla agli avversari e alzare i ritmi della partita”.
Chi è il titolare a destra?
“Sono tutti i titolari. Le scelte li faccio io, ma anche i giocatori con le loro prestazioni e la loro condizione. Tutti devono sentirsi titolari”.
Che ricordo ha di Salerno?
“Ho un bel ricordo, era la mia prima esperienza da allenatore di prima squadra. Mi sono trovato bene, è un bell’ambiente”.
Secondo lei perché ci sono tutti questi infortuni? Si gioca troppo?
“E’ difficile organizzare un calendario diverso, ma è evidente che si gioca troppo. Si torna di notte da una trasferta e poi si gioca dopo due giorni. La salute dei calciatori è fortemente a rischio e vale per tutti. Si parla tanto di turnover, che per me non esiste, per me i giocatori sono tutti titolari, ma è normale ogni tanto far rifiatare qualcuno. Difficile trovare una soluzione ma che si giochi tanto è sotto gli occhi di tutti. Ogni squadra ha qualche infortunato”.
Il mese di dicembre è quello più delicato da quando è al Milan?
“Ho passato, soprattutto all’inizio, dei mesi più difficili. Poi se alleni al Milan tutti i mesi sono difficili, ma è giusto perché noi abbiamo alzato il livello ed è quello che volevamo. Ma poi: chi l’avrebbe detto che potevamo perdere con Fiorentina e Sassuolo, con tutto il rispetto per loro. Tutte le partite sono difficili”.
È possibile toccare le stesse corde toccate alla fine della scorsa stagione dopo i due ko contro Sassuolo e Lazio?
“Sono convinto che domani avremo più chance di vincere se faremo un’ottima fase difensiva”.
Ci fa il punto sugli infortunati?
“Abbiamo recuperato Bennacer, oggi si è allenato e quindi sarà convocato. Calabria, Giroud e Rebic stanno meglio. Castillejo è quello più avanti e nei prossimi giorni si riunirà al gruppo”.
Che partita sarà domani?
“Dovremo gestire la palla con velocità, loro giocheranno molto stretti e se muovi piano la palla non troverai mai gli spazi giusti”.
Cosa dirà ai giocatori per non farli pensare al Liverpool?
“Non serve il mio intervento. Non arriviamo da 13 vittorie di fila, ma da un periodo con qualche difficoltà. Dobbiamo approcciare al meglio domani e sono sicuro che lo faremo. Dovremo avere continuità di gioco e di qualità di palleggio”.
E’ più consapevole della forza della squadra?
“Io motivo sempre la squadra. Ogni tanto in pubblico, altre volte nello spogliatoio che è il luogo che preferisco. La cosa fondamentale è che sia motivata. Come si motiva o chi la motiva non è importante”.
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