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Insigne non può più essere il rigorista del Napoli, è entrato in un loop psicologico

Ospina ormai dà una grande sicurezza, bisognerà capire che farne di Meret. Lozano o altri, Spalletti non si fa condizionare da capricci e mugugni

Insigne non può più essere il rigorista del Napoli, è entrato in un loop psicologico

Cesare – Caro Guido salutiamo la capolista. Il Napoli primo in classifica con 8 vittorie su 8 partite. Vittoria ancora più importante perché abbiamo vinto come si suol dire una partita sporca. Attenzione vittoria sporca ma comunque meritata con un rigore sbagliato e un palo a portiere battuto oltre ad un altro paio di occasioni importanti mentre all’avversario abbiamo concesso solo una vera palla gol con un miracolo di Ospina.

Guido – Il fascino del calcio è nel fatto che tutti possono battere tutti. Il Torino è una squadra, come tutte quelle guidate da Juric, difficile da affrontare, ben disposta in campo, grande vigore atletico, grande pressione alta e duelli cercati uomo contro uomo a tutto campo. Ma il Napoli ha ben giocato cercando di sfruttare la profondità che ci lasciavano i granata lanciando uno straordinario Osimhen. Pur con Insigne, Zielinski, Politano e Fabian Ruiz in serata non eccezionale.

Cesare – È stato importante vincere in una serata dove la sorte non ci è stata propizia e, come hai detto tu, con alcuni giocatori autori di prestazioni non brillanti. Ospina ormai dà una grande sicurezza sia nei pali che nelle uscite. Ma più che altro comanda la difesa. Certo bisognerà capire che farne di Meret. In difesa Mario Rui ha combattuto. Però quando si ritrova di fronte un avversario veloce ma allo stesso tempo atletico, dimostra tutti i suoi limiti strutturali e le nostre carenze sulla fascia sinistra.

Guido – Concordo su Ospina e Mario Rui. In compenso buona partita dei centrali. Di Lorenzo ha fatto una gran partita a tutta fascia. A centrocampo solita ottima prestazione di Anguissa, specialmente nel primo tempo. È l’uomo nuovo di questo Napoli. Una bella sorpresa. Il capitano dopo l’ennesimo rigore sbagliato dovrà cedere il posto di rigorista perché non è più possibile perdere le opportunità che ci capitano dal dischetto. Probabilmente è entrato in un loop psicologico.

Cesare – C’è di più, dopo il rigore Insigne ha accusato il colpo e in particolare nel secondo tempo fino a quando giustamente è stato sostituito è stato pressoché assente. Anche Politano è stato autore di una prestazione sottotono. Lozano oggi mi è sembrato un po’ confusionario in alcuni episodi con palle perse sul fondo. Però pur non in grande spolvero ha preso un grande palo. E che dire di Osimhen “iradiddio”. Solita gran partita e un altro gran gol. E con piacere abbiamo rivisto in campo Mertens schierato da sottopunta passando dal 4-3-3 al 4-2-3-1.

Guido – Qui bisogna dirlo chiaramente. Mica qualcuno si può aspettare che il Napoli le vinca tutte e per di più dominando. La verità è che non ci si poteva aspettare dopo la lunga sosta un gran contributo da tutti.  Il rientro di Mertens è davvero una bella notizia. Il belga ha avuto il merito di partecipare alla grande azione di rapidi e stretti passaggi che poi ci hanno portato al gol. Formidabile lo stacco da fermo di Osimhen sul goal.

Cesare – Purtroppo anche Lozano si è reso protagonista di un episodio da stigmatizzare.  Quando è stato sostituito da Spalletti per inserire Juan Jesus e schierarsi con la difesa a 5 per difendere la vittoria, è uscito infastidito e si è allontanato dal campo rientrando anzitempo negli spogliatoi. Questi episodi vanno stigmatizzati e i calciatori devono capire che decide l’allenatore per il bene della squadra e bisogna accettare le sostituzioni.

Guido – Comunque Spalletti ha le spalle troppo larghe per farsi condizionare da capricci e mugugni. Il sogno continua siamo solo all’inizio e al prossimo turno ci aspetta una partita difficile ma il Napoli non deve temere nessuno.

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