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Il Napoli ha sempre gli stessi problemi da risolvere, da anni

Dalla ricerca mai realmente avvenuta di un esterno sinistro di difesa al dualismo tra Meret e Ospina, passando per il rinnovo di Insigne

Il Napoli ha sempre gli stessi problemi da risolvere, da anni

Le soste di campionato ci costringono ad escogitare nuove chiavi d’analisi. Si prende questo o quel dato statistico, si fa opinione sugli obiettivi stagionali, si discute delle criticità evidenziate fino a questo punto della stagione. Le nazionali regalano poca attualità appetibile purtroppo, anche se il mese scorso c’è stata la novità dei rientri tardivi dei sudamericani e delle quarantene che perlomeno ha evitato qualche forzatura.

Si diceva, appunto, che questo periodo permette di concentrarsi anche sulle problematiche di una squadra. Chi segue il Napoli ha gioco facile, perché sono praticamente sempre le stesse. Partendo dalla più longeva, tra due settimane faranno quattro anni dal primo infortunio grave di Faouzi Ghoulam, che allora era tra gli esterni di difesa più in forma. Non è mai tornato lo stesso, anche perché la serie di problemi fisici che ha avuto ne hanno fortemente condizionato la tenuta e inevitabilmente hanno fermato il suo percorso di crescita. Proprio quell’anno gli azzurri avevano acquistato anche Mario Rui come alternativa all’algerino, venendo poi promosso per forza di cose. Da allora la necessità di un altro calciatore è rimasta, quale che sia il partito di appartenenza: chi ritiene che il portoghese possa essere titolare di questa squadra riconosce comunque il bisogno di una seconda scelta; chi crede che il Napoli possa ambire a qualcosa di meglio, si aspetta che la società compia un investimento importante.

Un tempo si ragionava sui tempi di recupero di Ghoulam, si parlava di calvari finiti, piani di recupero, diventava il nuovo acquisto che il Napoli aveva già in casa. Oggi invece si punta maggiormente sul ritorno di fiamma di nomi estivi accostati al club, nonostante l’ultima sessione di mercato ha inevitabilmente fatto intendere che serve un pareggio tra entrate e uscite, e sotto quest’ultimo aspetto non c’è nulla di concreto. L’arrivo di Juan Jesus, che si è visto poco e nulla, non ha di certo risolto il problema per quanto possa adattarsi a giocare largo. Così per dare riposo a Mario Rui, serve che qualcuno giochi fuori ruolo (generalmente si sacrifica Di Lorenzo), con tutte le incognite che ne derivano.

I rientri tardivi dei nazionali sudamericani sono stati uno spunto per riproporre un’altra delle questioni irrisolte, il dualismo tra Meret e Osipina. Il primo è senz’altro il profilo più futuribile ma con diverse incognite: dal gioco coi piedi ad una serie di infortuni che ne stanno in qualche modo condizionando la continuità di rendimento. La gara col Torino dovrebbe vedere un nuovo avvicendamento, ma con quali prospettive? Le trattative per il rinnovo di Meret suggerirebbero la volontà della società di puntare su di lui per gli anni a venire, ma servono garanzie anche nell’immediato, dal momento che il portiere ha bisogno di una posizione di rilievo per garantirsi il posto in Nazionale in vista dei prossimi Mondiali. Il Napoli non l’ha mai indicato con fermezza come titolare, non volendosi poi privare nemmeno di una figura d’esperienza e di discreta affidabilità come Ospina, ad oggi il portiere meno battuto della Serie A e il secondo per parate effettuate dietro il solo Maignan. Non si scorge ancora, dunque, la piega che prenderà la situazione, nel quarto anno di questa convivenza.

Ultimo punto, ma solo in ordine cronologico, è quello relativo al rinnovo di contratto di Lorenzo Insigne, diventato tema delicato da un anno a questa parte. Le intenzioni del giocatore sono chiare, restare a Napoli ma con il riconoscimento di uno standard qualitativo mai così alto come nella passata stagione, dove è riuscito a mettersi in mostra anche nella Nazionale campione d’Europa. De Laurentiis vuole ridurre il monte ingaggi, le discussioni per i prolungamenti contrattuali partono tutti da questo presupposto. L’impressione è che, per i giocatori che valga la pena tenere, non si vada oltre la conferma dello stipendio attuale aumentando la durata. I rapporti che intercorrono tra il presidente e l’agente del capitano non sono dei più distesi, per quanto nelle ultime settimane sia stata manifestata la volontà di trovare una soluzione. Anche perché ormai mancano pochi mesi alla scadenza dell’accordo in vigore e soprattutto da gennaio Insigne sarà libero di trattare con altre squadre.

Insomma, l’agenda della dirigenza è delle più fitte. I nodi da sciogliere sono tanti, anche se il problema reale è che sono sempre gli stessi da tanto, anzi troppo tempo.

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