Cosa è successo prima di Napoli-Verona? Niente, non è successo niente

De Laurentiis negli spogliatoi tre minuti prima del match. L'unico rammarico è non aver fatto la scaramantica ola. Il Napoli soffre i momento clou, da sempre

Napoli-Verona

foto Hermann

Torniamo per l’ultima volta su Napoli-Verona. Non è successo nulla negli spogliatoi prima della partita. Nulla. Il presidente Aurelio De Laurentiis è arrivato in ritardo allo stadio, soltanto pochi minuti prima dell’inizio del match. Tant’è vero che ha potuto salutare solo fugacemente i calciatori che erano già pronti per scendere in campo. L’unico reale rammarico presidenziale, considerata anche l’importanza che la scaramanzia riveste per lui, riguarda il non aver potuto inscenare la ola che tradizionalmente veniva effettuata prima di ogni partita.

I calciatori sono scesi in campo, hanno giocato e hanno pareggiato. Sì, Gattuso non ha gridato come al solito. Già a Firenze si era reso conto che non seguivano i suoi urli. Già a Firenze il Napoli si era lasciato intrappolare dal nervosismo. Poi, un fallo ingenuo commesso dai viola ha provocato il rigore peraltro fallito da Insigne. Lorenzo ha segnato grazie alla respinta di Terracciano. E una autorete ci ha regalato il 2-0.

Abbiamo scritto in ogni salsa che questo Napoli più e più volte h fallito gli appuntamenti decisivi. Nessun calciatore al mondo rinuncerebbe al premio Champions o alla possibilità di giocare la Champions. Dopo due giorni Gattuso ha firmato con la Fiorentina. Non diciamo nulla di clamoroso se pensiamo che in tanti fossero a conoscenza dell’addio tra il club e l’allenatore. Nel calcio va così, le carriere si dividono continuamente. Nessuno preferisce giocare in Bielorussia invece che all’Old Trafford. Senza dimenticare che al fischio finale tanti giocatori sono crollati in lacrime, distrutti.

È ora che anche i tifosi guardino in faccia la realtà. È una squadra che soffre i momenti clou. Anche perché non regge le pressioni dell’ambiente. Succede da sempre. È il vero limite con cui il Napoli (e qui intendiamo anche la società) dovrebbe confrontarsi.

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