L’operaio licenziato da ArcelorMittal per un post su Facebook: «Farò ricorso»

Il post era riferito alla fiction Mediaset "Svegliati amore mio". «Assurdo, non ho potuto esporre le mie ragioni. Mi sono limitato a fare un copia e incolla di un post ricevuto» 

ilva

ArcelorMittal, la multinazionale che gestisce l’acciaieria Ilva di Taranto, ha licenziato un suo dipendente per aver pubblicato post su Facebook sulla fiction tv Mediaset “Svegliati amore mio”. La serie racconta la lotta di una mamma (Sabrina Ferilli) che denuncia l’inquinamento di una generica fabbrica siderurgica ritenendola responsabile della leucemia contratta dalla figlia. Non c’è alcun riferimento esplicito all’Ilva.

E nessun riferimento all’acciaieria aveva fatto nemmeno il dipendente licenziato, Riccardo Cristello (in attività nell’azienda da 20 anni), con il suo post (tra l’altro su una bacheca chiusa e con circa 400 contatti in tutto). Cristello esprimeva solo la sua indignazione, scrivendo “vergogna” e “assassini”.

Insieme a lui era stato sospeso anche un altro lavoratore, per aver condiviso un altro post, quello sì con riferimenti anche alla gestione Mittal. Ma avendo chiesto scusa con un post pubblico su Facebook è stato poi perdonato. Su Cristello, invece, ArcelorMittal non ha fatto passi indietro, nemmeno dopo la telefonata ricevuta dal ministro del Lavoro, Andrea Orlando. A lui, l’ad della multinazionale ha ribadito che le frasi di Cristello sono da ritenere denigratorie e lesive dell’immagine dell’acciaierie. Il ministro ha comunque ribattuto:

«L’invio per conoscenza del provvedimento di contestazione disciplinare all’operaio non rappresenta e non esaurisce la richiesta di chiarimento rivolta all’azienda».

L’operaio è stato intervistato dal Corriere del Mezzogiorno Puglia. Promette di impugnare il licenziamento se l’azienda non farà passi indietro.

«Se l’azienda non torna sui suoi passi impugnerò il licenziamento. Non ho commentato il post sulla fiction “Svegliati amore mio”; non ho mai citato e tanto meno fatto considerazioni sulla gestione ArcelorMittal; non ho mai fatto il nome di Taranto. Mi sono limitato soltanto a condividere nel mio gruppo di Fb lo screenshot ricevuto mentre ero seduto sul divano insieme con mia moglie».

E continua parlando del collega reintegrato, che ha avuto modo di incontrare l’azienda per chiarire la sua posizione.

«Assurdo io non sono mai stato contattato dall’azienda al contrario di altri, non ho potuto esporre le mie ragioni. Sono sbigottito, m’è caduto il mondo addosso. Io mi sono limitato a fare un copia e incolla di un post ricevuto, un’operazione che non significa che ero d’accordo con quanto c’era scritto».

 

 

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