Dodici club hanno già sottoscritto: non ci sono le tedesche. È una rivoluzione, i campionati perderebbero le squadre più rappresentative
È la prima notizia del Nyt: la scissione del calcio europeo. Lo scoop del Corriere dello Sport che questa mattina ha sconvolto la Uefa col piano dei grandi club sotto l’egida di Dazn dell’imprenditore ucraino (di cittadinanza inglese e americana) Blavatnik.
Scrive il Nyt:
Dopo mesi di colloqui segreti, le squadre separatiste – che includono Real Madrid e Barcellona in Spagna, Manchester United e Liverpool in Inghilterra, e Juventus e Milan in Italia — potrebbero fare un annuncio già oggi, secondo persone ben informate.
L’annuncio ha come obiettivo quello di oscurare il piano della nuova Champions. Scrive il Nyt che sarebbero al,eno 12 i club che hanno già aderito: sei squadre della Premier League inglese (United, Liverpool, Manchester City, Arsenal, Chelsea e Tottenham), tre della Spagna (Barcellona, Real, Atletico) e tre dall’Italia (Juve e le milanesi). Sarebbero andati a vuoto i tentativi di convincere Bayern Monaco e Borussia Dortmund.
Il New York Times scrive che tutti hanno rifiutato di commentare.
La rottura sarebbe traumatica.
Senza le migliori squadre, la Uefa e i campionati si troverebbero ad affrontare richieste di risarcimento di milioni di dollari da parte delle emittenti che pagano miliardi per i diritti televisivi ai tornei, e i club perderebbero flussi di entrate che potrebbero paralizzare i loro bilanci già colpiti dal coronavirus.
Il Nyt ricorda che a gennaio il Times scrisse dei propositi di Agnelli e dell’Eca. Secondo i documenti visionati dal Times, a ciascun club sarebbe stato promessa una cifra tra i 350 e i 425 milioni di euro.
L’evento, secondo i documenti, genererebbe centinaia di milioni di dollari di entrate aggiuntive per le squadre partecipanti, che sono già i club più ricchi di questo sport. (Una versione alternativa del piano ha proposto 15 membri permanenti e cinque posti di qualificazione.) Il gruppo aveva avviato discussioni con JPMorgan Chase & Co. per raccogliere finanziamenti per il progetto, secondo le persone con conoscenza della materia. L’azienda ha finora rifiutato di commentare.
