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La crisi non lascia più dubbi: Meret era e resta solo un secondo portiere

Nel momento di difficoltà, Gattuso si è voluto affidare soltanto ad Ospina che ha dato buone risposte. L’alternanza non esiste più e Meret rischia anche l’Europeo

La crisi non lascia più dubbi: Meret era e resta solo un secondo portiere

L’ultimo periodo è stato caratterizzato da un clima pesante, causato dalle tensioni emerse tra Aurelio De Laurentiis e Gennaro Gattuso. Il rendimento incostante del Napoli, infatti, ha finito per mettere in discussione il lavoro dell’allenatore e la bontà del progetto tecnico. Al punto che in diverse occasioni il presidente ha meditato l’esonero immediato, cominciando a fare qualche telefonata esplorativa, per valutare la disponibilità di un possibile subentrante. L’ipotesi si sarebbe materializzata con ogni probabilità se, dopo la sconfitta a Verona, la squadra non avesse battuto lo Spezia in Coppa Italia e il Parma in campionato. Le due vittorie hanno scacciato per un po’ la crisi, che invece è tornata d’attualità dopo il passo falso col Genoa, quando il Napoli si prepara a due gare decisive: il ritorno con l’Atalanta in semifinale di coppa e lo scontro diretto con la Juventus.

In uno scenario simile, la logica delle scelte di Gattuso è cambiata. Consapevole e infastidito per la situazione, il tecnico vuole rispondere a tutti i costi con i risultati. Così ad esempio si spiega la scelta di mandare in campo dal primo minuto Osimhen, che probabilmente non è ancora al meglio della condizione. E sempre ragionando allo stesso modo non si può far a meno di notare che l’abituale alternanza tra Ospina e Meret tra i pali si è praticamente esaurita. Per quanto il colombiano fosse sempre stato più avanti nella gerarchia, l’ex Udinese era comunque impiegato con una certa frequenza, magari nelle gare dal coefficiente di difficoltà minore.

Non è più così. Non essendo più così salda la sua posizione, Gattuso ha puntato sempre su Ospina dopo la sconfitta col Verona, anche in quelle partite dove probabilmente sarebbe stato concesso spazio a Meret, come contro lo Spezia in Coppa Italia. Il periodo complesso che il Napoli sta attraversando ha ribadito con forza un concetto già abbastanza chiaro: Meret è il secondo di Ospina, per quanto sia uno dei portieri più talentuosi del nostro calcio e sia infatti nel giro della Nazionale. Il colombiano è più adatto per la proposta di calcio dell’allenatore, in cui è centrale la costruzione dal basso in cui il portiere gioca un ruolo molto attivo.

In tal senso il futuro non è più promettente per Meret. Dopo la Juventus, il Napoli dovrà affrontare il Granada in Europa League, poi l’Atalanta in campionato e ancora gli spagnoli per la gara di ritorno. Potrebbe essere impiegato nella partita d’andata o con più leggerezza nella sfida col Benevento del 28 febbraio. Le sorti del portiere italiano sembrano inevitabilmente legate ai risultati e non può contare sulla fiducia incondizionata di Gattuso. Un impiego così ridotto potrebbe mettere in discussione la sua presenza ai prossimi Europei, dove insieme a Cragno, Sirigu e Silvestri si contende i due posti alle spalle di Donnarumma.

È chiaro che, se le prerogative dovessero rimanere queste, Meret potrebbe valutare il trasferimento a fine stagione. L’Inter segue da tempo il giocatore, l’ha individuato come possibile successore di Handanovic, ma tutto potrebbe cambiare qualora effettivamente Gattuso non fosse più l’allenatore del Napoli per l’anno prossimo. Il suo eventuale sostituto dovrà sciogliere immediatamente questo dubbio, così da dare un immediato via libera alla cessione, se Ospina fosse confermato titolare. Nonostante il rendimento positivo del colombiano, Meret diventerebbe un grande rammarico degli ultimi anni, imprigionato dalle circostanze e senza la possibilità di mostrare in azzurro il suo reale valore.

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