«De Laurentiis sia coerente, non utilizzi altri microfoni. L’esonero sarebbe una liberazione per tutti, non solo per De Laurentiis»
Ecco cosa scrive sul suo sito il giornalista di calciomercato Alfredo Pedullà.
Rino Gattuso crede di aver fatto un lavoro con grande dignità alla guida del Napoli. Al netto di qualche speculazione mediatica da parte di chi il giorno prima è a Roma e il giorno dopo spara sentenze… telecomandate in tv: “Gattuso si dimetta, De Laurentiis licenzi Giuntoli e Pompilio”.
Magari sono gli stessi che fino a qualche tempo fa insultavano De Laurentiis, ma questo è un altro paio di maniche. Il discorso è molto semplice: il numero uno del Napoli deve avere la forza di esonerare Gattuso, può farlo in dieci minuti, se non è soddisfatto basta fare un comunicato e procedere alla svolta. Non ci sono altre strade, basta metterci la faccia. Poi vedremo e capiremo se chi arriverà sarà in grado di portare il Napoli a vincere lo scudetto oppure chissà cosa, ma è giusto che De Laurentiis faccia un passo diretto, coerente, senza troppi giri di parole.
Per quanto riguarda il rinnovo, ci viene da sorridere se pensiamo a chi lo aveva annunciato pochi giorni fa in simultanea con quello di Simone Inzaghi. Oggi parlare di rinnovo è fantascienza, il rapporto non è più diretto, anzi oggi non c’è più un rapporto. Fino a 15 giorni fa i contratti erano in mano agli avvocati per la definitiva liberatoria, scadenza 2023 senza penali o tagliole, poi sono successe altre cose – alcune gravi – che hanno interrotto un idillio che non può funzionare soltanto e parole.
La morale è semplice: De Laurentiis non è contento di Gattuso? Lo esoneri anche a dieci minuti dalla partita di domani sera contro lo Spezia, quarti di finale di Coppa Italia. Non si può vivere soltanto di dimissioni, non si possono utilizzare altri “microfoni”, bisogna agire senza fare troppi calcoli. E forse sarebbe una liberazione per tutti, non soltanto per De Laurentiis. Ma il passo tocca a De Laurentiis, senza perdere ancora troppo tempo.